Bruxelles – Il troppo rumore può davvero uccidere. E’ quello che emerge dalla valutazione dell’Agenzia Europea dell’Ambiente sull’inquinamento acustico dei paesi europei relativa al periodo 2012-2017. Secondo il rapporto, in molti dei paesi membri dell’UE più della metà delle persone che vivono all’interno delle aree urbane è esposta a livelli di rumore provenienti dalle strade di almeno 55 dB. La continua esposizione a questa soglia di rumore, come riporta anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, aumenta la probabilità che possano esservi ripercussioni significative per la salute dell’uomo. Oltre alla stima di 12.000 persone morte prematuramente ogni anno a causa della continua esposizione a livelli di rumore troppo elevati, l’inquinamento acustico è accusato anche di contribuire a 48.000 nuovi casi di cardiopatia ischemica ogni anno in Europa.
Non stiamo parlando solo del traffico stradale, che rimane comunque la maggiore fonte di inquinamento acustico tra i paesi membri dell’UE, ma anche di quello ferroviario, aeromobile e quello provocato dalle industrie. Una situazione ancora più allarmante se si considera la crescita urbana prevista nei prossimi dieci anni, che causerà ancora più spostamenti aumentando di conseguenza anche i livelli di rumore.
Una problematica che vede particolarmente colpita l’Italia: insieme al Lussemburgo, è infatti tra i paesi con le strade più rumorose e con la più alta proporzione di persone esposte a questi rumori (10-12%).
Il rapporto considera poi insufficienti le azioni intraprese dagli stati membri per ridurre l’esposizioni ad elevati livelli di rumore: sembra infatti che gli obiettivi politici prefissati per il 2020 dal 7 ° Programma di azione ambientale, adottato nel 2013 dal Parlamento e dal Consiglio Europeo, non saranno rispettati. Nonostante alcuni paesi abbiano preso alcuni provvedimenti per abbassare il rumore nelle città, utilizzando ad esempio un asfalto più liscio ed incentivando l’utilizzo di biciclette e veicoli elettrici, sembra esserci ancora molto lavoro da fare per giungere ad un livello di inquinamento acustico accettabile.