Roma – Un pacchetto che vale circa 7,5 miliardi di euro per uno scostamento dai saldi di bilancio di 6,35 miliardi. È questa la richiesta del governo italiano che viene fatta alla Commissione europea e decisa oggi dal Consiglio dei ministri. In attesa di predisporre le nuove misure, l’esecutivo ha deciso di ampliare il decreto varato nei giorni scorsi che già prevedeva un deficit per 3,6 miliardi.
In piena emergenza Covid19 e dopo aver sospeso l’attività didattica nelle scuole e nelle università e le manifestazioni sportive, oggi è stato disposto il rinvio a data da destinarsi del referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari che era stato convocato per il 29 marzo.
Nella richiesta di deficit “con la Commissione siamo in costante contatto – ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – la lettera che informa l’UE di questo scostamento è già partita e non esiste alcun problema sulla piena sostenibilità per la finanza pubblica di queste misure”. C’è la “piena sensibilità a venirci incontro e comprendere l’emergenza che l’Italia sta attraversando” ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, annunciando che la prossima settimana chiederà al Parlamento un voto sulla relazione che autorizza lo scostamento di bilancio.
“Sono 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando questa emergenza che non è soltanto sanitaria ma anche economica” ha detto il premier e, “rapidamente lavoreremo al dettaglio delle misure”. La cifra indicata da Conte è il saldo netto, più che raddoppiata rispetto allo stanziamento del decreto precedente. Nella relazione di aggiornamento degli obiettivi di finanza pubblica, segnala un indebitamento di 6,35 miliardi, lo 0,3 % del Pil.
Gli interventi, ancora in fase di definizione, rientrano nel rafforzamento del servizio sanitario, di protezione civile e di forze dell’ordine impegnati per fornire assistenza e di contenimento del contagio. “Nessuno deve perdere il posto di lavoro per il Coronavirus” ha detto Gualtieri, e per questo “altre risorse saranno destinate al sostegno al reddito”. Altre misure saranno finalizzate per sostenere le aziende anche al di fuori dei territori più direttamente colpiti, e verranno adottati sistemi di garanzia per una moratoria dei crediti alle imprese. Il ministro dell’Economia ha poi assicurato che anche con questo secondo decreto non si esaurisce l’intervento del governo che “è già al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimenti già previsti e stanziati”.
A livello europeo sarà poi attivata la leva dello stimolo fiscale, “una risposta all’emergenza che sarà coordinata a livello internazionale”, tema che sarà all’attenzione della prossima riunione dell’Eurogruppo. “Ci saranno dunque altri interventi – ha aggiunto Gualtieri – procediamo con un approccio modulare, vedremo più avanti in rapporto all’evoluzione dell’economia”.
Ora l’attesa è per la collaborazione delle opposizioni, “ho già fornito ai ministri le loro proposte, siamo aperti ai suggerimenti senza confusione di ruoli” ha detto Conte, e tuttavia non sono un buon viatico gli ennesimi attacchi all’esecutivo, (“governo dall’azione criminale” ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni). Scontata la collaborazione al primo banco di prova del voto che autorizzerà il deficit, meno certa quella sul prossimo decreto.
Intanto anche il Parlamento si adegua alle nuove disposizioni di contenimento. Dalla prossima settimana l’attività legislativa è ristretta a un solo giorno d’aula e anche le convocazioni delle commissioni saranno limitate ai provvedimenti urgenti.