Bruxelles – Albania e Macedonia del Nord hanno realizzato “i progressi richiesti” nel settore della Giustizia e per lo stato di diritto, dunque la Commissione europea conferma che “resta valida la raccomandazione al Consiglio per l’avvio dei negoziati di adesione”. Lo ha detto oggi Ana Pisonero, la portavoce responsabile per l’Allargamento.
La Commissione ha presentato oggi gli aggiornamenti sui progressi compiuti dall’Albania e dalla Macedonia del Nord nell’affrontare ulteriormente le riforme relative allo Stato di diritto, in particolare nei settori stabiliti dal Consiglio europeo nel giugno 2018. “Entrambi i paesi – spiega una nota – hanno prodotto ulteriori risultati tangibili e sostenibili e quindi per la Commissione resta valida la raccomandazione di aprire i negoziati di adesione”.
Il commissario per il vicinato e l’allargamento Olivér Várhelyi spiega che “dopo l’adozione a febbraio della metodologia rivista per il processo di adesione, i nostri aggiornamenti su Albania e Macedonia settentrionale mostrano che i paesi hanno intensificato il loro lavoro e fornito ulteriori risultati tangibili e sostenibili nei settori chiave identificati nelle conclusioni del Consiglio di giugno 2018. La Commissione sostiene fermamente le sue raccomandazioni per aprire i negoziati di adesione con l’Albania e la Macedonia settentrionale e spero che Gli Stati membri prenderanno una decisione positiva nelle prossime settimane”.
I Balcani occidentali sono una priorità per la Commissione, che ha presentato la sua proposta per portare avanti il processo di adesione all’UE rendendolo, spiega una nota, “più credibile, più dinamico, più prevedibile e dare un orientamento politico più forte”. Parallelamente, la Commissione sostiene fermamente le sue raccomandazioni per l’apertura dei negoziati di adesione con l’Albania e la Macedonia settentrionale, “poiché entrambi continuano a portare avanti le riforme”. In terzo luogo, in preparazione del vertice UE-Balcani occidentali in programma a Zagabria il 6 e 7 maggio, la Commissione presenterà un piano di sviluppo economico e di investimenti per la regione.
Nell’aprile 2018, la Commissione aveva raccomandato di aprire i negoziati di adesione con l’Albania e la Macedonia settentrionale, ed a giugno di quell’anno il Consiglio aveva riconosciuto i progressi compiuti, definendo la strada verso l’apertura dei negoziati di adesione, a seconda dei progressi compiuti in alcuni settori chiave.
Ma mentre l’esecutivo UE continuava a premere per avviare i negoziati, il Consiglio rinviava la sua decisione prima a giugno e poi a ottobre 2019 prima di decidere di ritornare sulla questione dell’allargamento per il vertice di Zagabria a maggio 2020. In particolare la Francia e i Paesi bassi si opposero all’avvio dei negoziati, atto che richiede l’unanimità degli Stati membri.
In teoria il Consiglio Affari generali nel marzo 2020 dovrebbe discutere la strada da seguire per la politica di allargamento, basata sulla metodologia rivista come chiedeva Parigi, nonché sui progressi compiuti dalla Macedonia settentrionale e dall’Albania, al fine di aprire i negoziati di adesione. La Commissione europea presenterà tra pochi mesi una valutazione più dettagliata dello stato generale di tutti i partner dell’allargamento nel suo pacchetto annuale sull’allargamento.