Bruxelles – Stimolare innovazione e ricerca che faranno da perno alla realizzazione del Green Deal europeo, la nuova strategia di crescita dell’Unione europea tesa a trasformare l’UE nel primo continente climaticamente neutro (zero emissioni nette) al 2050. Al Consiglio Competitività, dedicato oggi a Bruxelles alla Ricerca, tutti i rappresentanti presenti degli stati membri (l’Italia, ad esempio, non c’era) si sono trovati d’accordo sul fatto che innovazione e ricerca saranno gli elementi chiave per sostenere la transizione dell’economia europea. Lo comunica in uscita dal vertice la commissaria europea per Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Gioventù, Mariya Gabriel.
Nonostante i vari dubbi sul futuro delle risorse del prossimo bilancio pluriennale (2021-2027), sembra certa invece l’intenzione dell’UE di destinare una quota maggiore dei fondi previsti dal Qfp a Horizon Europe, il programma europeo per la ricerca, rispetto all’esercizio finanziario precedente (2014-2020), passando da 64,674 miliardi di euro a 83,491 (secondo la proposta della Commissione), 120,000 (per il Parlamento europeo) oppure 80,900 (secondo la proposta del presidente del Consiglio europeo Charles Michel). Le cifre oscillano e in alcuni casi anche non di poco. Eppure la tendenza che risulta evidente è quella di conferire al programma di ricerca scientifica dell’UE una quota più consistente rispetto al passato. Horizon Europe è stato creato “proprio per sostenere le strategie dell’Unione europea e con esso anche il patto verde per l’Europa” sottolinea Gabriel. Secondo la proposta della Commissione europea, il 35 per cento del budget che sarà destinato a Horizon Europe sarà stanziato a favore di azioni per il clima, ovvero per sostenere la ricerca e l’innovazione necessaria ad accrescere la disponibilità in Europa di nuove tecnologie impiegate per sostenere la transizione energetica (dalle batterie all’acciaio pulito all’idrogeno).
La decisione di indirizzare il 35 per cento del programma di ricerca dell’UE per una “tecnologia pulita” è in linea con i piani della Commissione europea per aumentare i finanziamenti destinati alla ricerca e concentrare nuovamente i propri sforzi su innovazioni orientate al raggiungimento dell’obiettivo prioritario della nuova Commissione von der Leyen, quello del Green Deal. “È importante però rassicurare i cittadini che i cambiamenti verso cui stiamo andando incontro porteranno a una società equa e a una transizione giusta”, sottolinea la commissaria europea, ribadendo che “la ricerca e l’innovazione dovranno essere in prima linea nella strategia verde europeo”. A giugno, annuncia infine, ci sarà la presentazione da parte della Commissione europea dello Spazio europeo della ricerca “in cui sottolineeremo di nuovo il ruolo di innovazione e ricerca come facilitatori delle priorità dell’Unione europea”.