Bruxelles – Quarantena anche per i parlamentari europei che sono stati nelle “zone rosse” del Coronavirus. E’ il consiglio che hanno espresso i deputati questori dopo una consultazione con le strutture sanitarie in una “raccomandazione” inviata oggi ai colleghi.
Non era questa una questione semplice da risolvere, poiché si tratta di intervenire sulla libertà di svolgere il proprio mandato democratico dei deputati. Imporre loro l’assenza dai lavori (se sani o apparentemente tali) avrebbe cozzato con un principio democratico fondamentale. Dunque si è deciso di affidarsi al buon senso del singolo parlamentare. In caso di malessere o di contatto con persona infetta invece il vocabolario cambia, dal “consiglio” si passa all’invito perentorio a “contattare” il proprio medico di base e a “non venire” in ufficio.
Visto che il Coronavirus ha raggiunto anche l’Europa, scrivono i questori, “in seguito al parere del servizio medico del Parlamento e in attesa di un aggiornamento ufficiale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, è stato stabilito che sono interessate le seguenti aree: Cina (Cina continentale, Hong Kong, Macao), Singapore, Corea del Sud, Iran, il Nord Italia ha anche riportato una trasmissione nelle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto”.
Dunque se un deputato “ha viaggiato in una di queste aree negli ultimi 14 giorni, si consiglia di osservare le seguenti misure”.
Per chi “sa bene e non ha avuto (o sospettato) il contatto con una persona infetta dal nuovo virus” si suggerisce di “rimanere a casa in isolamento e non venire al Parlamento (neanche al servizio medico); puoi utilizzare gli strumenti informatici forniti dal Parlamento per essere in contatto con il tuo ufficio; monitora la tua salute, misurando la temperatura due volte al giorno per 14 giorni”. Se dopo 14 giorni dal rientro non si manifestano sintomi, “si consiglia di visitare il medico di famiglia per ricevere un certificato formale” di buona salute.
In caso di contatti noti o sospetti con una persona infetta dal virus COVID-19 o se si sviluppano sintomi il Parlamento scrive che “si prega di contattare il proprio medico di famiglia per consigli e cure urgenti”. Per chi eventualmente fosse a Bruxelles sono forniti dei riferimenti locali.
Seguono poi una serie di indicazioni su come comportarsi e che informazioni dare al personale medico, ma soprattutto si ordina di “non venire in ufficio fino a quando non hai ricevuto il via libera da un medico di medicina generale”.
“Come regola generale – insiste la raccomandazione -, che è particolarmente importante in questo contesto, se ti senti male o sei malato, dovresti rimanere a casa e contattare un medico per un consiglio”.
Le misure, sottolineano i questori, “si applicano anche al personale del Parlamento, compresi gli assistenti dei deputati se hanno viaggiato in uno di questi paesi o regioni”.
Il tutto poi potrà essere “aggiornato” alla luce di fatti nuovi.