Bruxelles – “La situazione in Italia preoccupa”, e per questo motivo, data la serietà della questione, serve responsabilità. Il messaggio della Commissione europea sul Coronavirus è di generale portata, ma è soprattutto agli interlocutori italiani che è rivolto. I commissari per la Salute per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič e Stella Kyriakides, non fanno nomi, però aiutano a capire a chi si riferiscono quando affermano che “sarebbe molto deplorevole se la situazione sul Covid19 fosse politicizzata”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, da giorni cavalca l’ondata di contagi per fini elettorali.
Ancora, visto che “il caso italiano dimostra quanto rapidamente cambi la situazione”, occorre inoltre “evitare disinformazione”, sottolinea Kyriakides. Non bisogna parlare con leggerezza, va evitato in ogni modo di diffondere inutili allarmismi e alimentare il panico. “C’è bisogno di una valutazione dei rischi credibili e di evidenza scientifica” prima di esprimersi, la raccomandazione della commissaria, che annuncia l’invio di tecnici Italia.
Arriva l’OMS, Frontex in allerta, il Parlamento europeo cancella la missione al nord
“Alla luce della situazione in rapida evoluzione in Italia una missione congiunta di esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) partirà domani per sostenere le autorità italiane”, annuncia Kyriakides. Sulla base dell’esito di questa missione si deciderà cosa fare e come agire.
Ogni decisione in merito ai controlli alle frontiere spetta agli Stati membri. L’Italia può, se vuole, decidere unilateralmente di sospendere la libera circolazione prevista dagli accordi di Schengen per sei mesi, senza bisogno di approvazione dell’UE e con la sola notifica in Commissione. Al momento non sembra essere un’opzione, ma le autorità locali e nazionali hanno già introdotto misure massicce per far fronte all’ondata di Coronavirus.
Proprio per la situazione in Piemonte e Lombardia, la delegazione della commissione Industria del Parlamento europeo ha deciso di cancellare la missione prevista per questa settimana (24-26 febbraio), anche per consentire alle autorità italiane di concentrarsi sull’emergenza.
Intanto FRONTEX, l’Agenzia di guardia costiera e di frontiera dell’UE, lavora ad una intensificazione dei controlli negli hotspot, le strutture di controllo dei richiedenti asilo. Un altro tassello di una politica in continua evoluzione.
Dall’UE 232 milioni di euro per la lotta al Coronavirus
Data la complessità della situazione resa ancor più preoccupante dagli sviluppi in Italia, la Commissione ha deciso di mobilitare un pacchetto di 232 milioni di euro per la lotta al Coronavirus. Di questo pacchetto, 114 milioni andranno all’OMS per aiutare nella preparazione dei piani di risposta globali, 15 milioni sono destinati ai Paesi partner africani, 100 milioni per la ricerca al fine di sviluppare vaccini e trattamenti, e tre milioni al meccanismo di protezione civile dell’UE per i voli di rimpatrio di cittadini dell’UE da Wuhan, in Cina.
Parola d’ordine: coordinamento
Serve anche coordinamento “tra Stati membri e dentro gli Stati membri”, sottolinea Lenarčič. Scambio di informazioni e consultazioni continue sono il metodo migliore per gestire la situazione. “La priorità dell’UE rimane il contenimento della malattia”, e senza collaborazione questo diventa difficile.