Bruxelles – Tra transizione, la rivoluzione digitale della vita e dell’economia europea deve essere guidata, deve essere coerente, deve essere democratica, non deve lasciare nessuno indietro, deve fare dell’Europa un leader mondiale. Dunque i governi finanzino questo passo inevitabile. E’ il messaggio che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, lancia dalle pagine de “il Sole 24 Ore” per il quale ha scritto un lungo intervento dedicato al lancio, che avverrà oggi, della strategia digitale dell’esecutivo comunitario.
“Riteniamo che la trasformazione digitale possa alimentare le nostre economie e aiutarci a trovare soluzioni europee alle sfide globali. Riteniamo – scrive tra l’altro von der Leyen – che i cittadini dovrebbero avere l’opportunità di prendere decisioni migliori sulla base di informazioni derivate dai dati non personali. E vogliamo che questi dati siano accessibili a tutti: soggetti pubblici e privati, grandi e piccoli, startup e mega imprese”.
Secondo la presidente della Commissione “Ciò consentirà alla società di trarre il massimo vantaggio dall’innovazione e dalla concorrenza e garantirà a tutti un dividendo digitale. Questa Europa digitale dovrebbe riflettere il meglio dell’Europa: apertura, equità, pluralismo,democrazia e sicurezza. L’ampiezza della nostra strategia riflette la portata e la natura della transizione che ci attende. Copre tutto, dalla cybersicurezza alle infrastrutture critiche, dall’istruzione digitale alle competenze, dalla democrazia ai media. Ma la trasformazione digitale non può essere lasciata al caso. Dobbiamo assicurare che i nostri diritti, la nostra privacy e le nostre tutele siano gli stessi online e offline, che ognuno di noi possa avere il controllo della propria vita e di che cosa succede ai suoi dati personali, di poter affidare alla tecnologia ciò che diciamo e facciamo e che le nuove tecnologie non comportino nuovi valori”.
Secondo von der Leyen perché la strategia abbia successo “l’Europa deve disporre di capacità digitali proprie, che si tratti di informatica quantistica, 5G, cybersicurezza o intelligenza artificiale. Queste sono alcune delle tecnologie che abbiamo identificato come aree per investi-menti strategici. Vogliamo che coloro che avviano una startup in Italia abbiano le stesse opportunità di espandersi, di crescere e di attrarre investimenti dei loro colleghi della Silicon Valley”.
“Per questo dovremo superare la frammentazione del nostro mercato unico, che è spesso maggiore online che altrove. Dobbiamo unire le forze e dobbiamo farlo adesso, non omologandoci, ma sfruttando le nostre dimensioni e la nostra diversità. E avremo bisogno -ammonisce von der Leyen – di risorse in linea con le nostre ambizioni. Per questo motivo, al Consiglio europeo di questa settimana, insisterò per un bilancio dell’Ue moderno e flessibile, che investa nel nostro futuro e nella ricerca, nella diffusione dell’innovazione e nelle competenze necessarie a realizzarlo”.