Roma – Il Governo italiano e la Banca europea per gli investimenti (BEI) hanno firmato oggi un Protocollo di intesa per il sostegno dell’attività di InvestItalia, la struttura della Presidenza del Consiglio nata con la Legge finanziaria 2019 dedicata al rilancio degli investimenti pubblici e privati. Il Protocollo è stato firmato nel pomeriggio a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Presidente della BEI Werner Hoyer e il Vicepresidente italiano della BEI Dario Scannapieco.
Nel corso dell’incontro sono stati anche affrontati tra le due delegazioni i principali temi dell’agenda politica ed economica europea ed italiana.
Il Protocollo d’Intesa prevede una collaborazione tra la banca della UE e InvestItalia nell’ambito della pianificazione strategica e della programmazione economica di lungo periodo del Governo al fine di facilitare gli investimenti in Italia, in particolar modo con riferimento alle linee prioritarie di intervento identificate dalla Cabina di Regia Strategia Italia. La BEI mette a disposizione del Governo italiano le proprie competenze in materia di pianificazione e programmazione di piani infrastrutturali, creazione di piattaforme a sostegno dell’economia e assistenza tecnica in materia di valutazione economica dei progetti e definizione dei piani di spesa.
Nel dettaglio, il Protocollo si focalizza su:
- ricerca e sviluppo industriali, sostegno alle PMI, infrastrutture digitali e per l’innovazione, riqualificazione e sviluppo urbano sostenibile, trasporti;
- stimolazione, creazione e sviluppo del mercato del capitale di rischio e trasferimento tecnologico da Università e centri di ricerca;
- lotta al cambiamento climatico, miglioramento ambientale, valorizzazione ed uso ottimale delle risorse naturali, efficientamento energetico dei processi produttivi, delle imprese e dell’edilizia sia pubblica che privata.
Il protocollo prevede anche la possibilità di distacco di personale della BEI presso le strutture di InvestItalia e/o viceversa.
Nel corso della cerimonia di firma è stato esposto l’originale del contratto n.1 della BEI, firmato proprio in Italia nel 1959 e relativo al finanziamento di tre progetti nel Mezzogiorno nel settore energetico per 12,5 miliardi di lire dell’epoca (circa 170 milioni di euro attuali). Il contratto è conservato negli Archivi storici dell’Unione europea, presso l’Istituto universitario europeo di Fiesole (Firenze). Gli Archivi erano rappresentati dal Direttore Dieter Schlenker.
Nel 2019 l’Italia è stata il principale destinatario dell’attività del Gruppo BEI, con il 17,3% del totale realizzato in Europa: la nuova finanza del Gruppo BEI é stata pari a 11 miliardi di euro (0,6% del PIL italiano), di cui 9,7 miliardi di prestiti BEI e 1,4 miliardi di equity e garanzie del controllato Fondo europeo per gli investimenti (FEI). Il totale degli investimenti sostenuti ha raggiunto i 34 miliardi (1,9% del PIL italiano). Sono state sostenute 44.595 PMI per relativi 734.652 posti di lavoro.
Nell’ultimo decennio le operazioni del gruppo BEI in Italia sono state di oltre 100 miliardi di euro, a sostegno di investimenti per 277 miliardi, con circa 309.000 PMI e relativi 6,5 milioni di posti di lavoro sostenuti. Per quanto riguarda il Piano di investimenti per l’Europa (il piano Juncker), l’Italia è il secondo beneficiario nell’UE con 11,3 miliardi (15,2% del totale), a sostegno di 69,7 miliardi di investimenti.