Bruxelles – Ridurre i fondi dell’UE destinati a ospedali e scuole, trasporti locali, ambiente, università e piccole imprese, sarebbe un fallimento per le persone e potrebbe contribuire ad alimentare il populismo. Per questo, bisogna “continuare a investire il denaro dei contribuenti nelle comunità locali, poiché ciò avvantaggia sia i contribuenti netti del bilancio dell’UE sia i beneficiari netti”. Questo l’appello di Apostolos Tzitzikostas, presidente del Comitato europeo delle Regioni, a nome di tutto il CDR, per evitare di tagliare gli investimenti che aiutano a migliorare la vita delle persone nelle città e nelle regioni”. L’appello arriva due giorni prima del vertice europeo straordinario sul tema Bilancio pluriennale dell’UE (2021-2027).
“Per la maggior parte dei nostri Stati membri, i finanziamenti dell’UE per la coesione, l’agricoltura e lo sviluppo rurale rappresentano circa il 50 per cento degli investimenti pubblici totali. Non si tratta solo di solidarietà dell’UE in azione, ma di una spinta per la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e il mercato unico” prosegue il presidente Tzitzikostas. “Sono profondamente preoccupato per i rischi di minare quelle politiche che avvicinano l’Europa ai cittadini e rendono i cittadini più vicini all’Europa. Siamo consapevoli dell’impatto finanziario della Brexit, ma i costi non dovrebbero essere posti sulle spalle di città e regioni. Non si tratta di soldi, è un investimento sul futuro del nostro popolo”. L’UE, conclude, deve tener conto soprattutto delle crescenti disuguaglianze. La proposta di bilancio è “l’unica possibilità per i leader dell’UE di mettere l’UE sulla strada dell’uguaglianza sostenibile e di una transizione equa”.