Bruxelles – Le future relazioni tra Bruxelles e il Regno Unito dovranno essere fondate su tre pilastri: partenariato economico, uno per gli affari esteri e un altro per le questioni settoriali specifiche (pesca, protezione dei dati, cambiamenti climatici, ambiente e energia). L’Aula di Strasburgo dice la sua sulla proposta di mandato della Commissione per i negoziati in corso su un nuovo partenariato “ambizioso” con il Regno Unito, dopo la Brexit. L’ambizione è quella di arrivare a stabilire una cooperazione stretta e ambiziosa, ma se il Regno Unito deciderà di non conformarsi alle leggi e agli standard dell’UE, “la Commissione dovrebbe valutare eventuali quote e le tariffe per i settori più sensibili, nonché la necessità di clausole di salvaguardia per proteggere l’integrità del mercato unico dell’UE”.
La proposta dell’esecutivo europeo, presentata dal capo negoziatore UE per la Brexit Michel Barnier lo scorso 3 febbraio, dopo questo primo passaggio in Parlamento, dovrà essere approvata dagli Stati membri nelle prossime settimane (probabilmente 25 febbraio). Con una risoluzione non vincolante (approvata con 543 voti a favore, 39 contrari e 69 astensioni), gli eurodeputati chiedono che nel dialogo in corso con Londra siano garantite condizioni di parità attraverso impegni chiari e un allineamento tra le norme UE-Regno Unito. La posizione del Parlamento europeo sul partenariato tra UE e Regno Unito è in linea con la proposta di mandato dell’esecutivo europeo, soprattutto per quanto riguarda un accordo di libero scambio ambizioso in ambito commerciale.
Il Regno Unito – ribadiscono da Strasburgo – continuerà a essere un importante partner commerciale per l’Unione europea e l’aspirazione di Bruxelles è quella di stabilire una relazione quanto più stretta possibile con il Regno Unito. Anche se, per forza di cose, osservano gli eurodeputati, tale relazione dovrà essere diversa da quella di cui ha goduto il Regno Unito in quanto Stato membro dell’UE. Quanto al difficile scoglio delle relazioni commerciali, su cui si preannuncia un dialogo complesso tra il premier di Londra e Ursula von der Leyen, anche gli eurodeputati concordano sulla necessità di una concorrenza delle imprese attraverso una “parità di condizioni”. Per mantenere relazioni commerciali libere da quote e tariffe, come richiamato da von der Leyene, il governo britannico dovrebbe impegnarsi ad aggiornare le sue regole, ad esempio sulla concorrenza, le norme del lavoro e la protezione dell’ambiente, al fine di garantire un “allineamento dinamico” delle leggi UE-Regno Unito, affermano i deputati. Tra le questioni settoriali specifiche – uno dei tre pilastri dell’accordo negoziale – viene menzionata in particolare la pesca: per i deputati qualsiasi accordo di libero scambio UE-Regno Unito dovrà essere subordinato a un accordo preliminare sulla pesca entro giugno 2020.