Bruxelles – Tutelare cittadini e i consumatori nella nuova frontiera del digitale, quella dell’intelligenza artificiale e dei processi decisionali automatizzati. Il Parlamento europeo approva da Strasburgo una risoluzione sui processi decisionali automatizzati, in cui esorta la Commissione – che la prossima settimana (19 febbraio) dovrà presentare il suo libro bianco sull’Intelligenza Artificiale – ad adottare misure più stringenti per garantire la tutela dei consumatori e la libera circolazione di beni e servizi all’interno del mercato interno dell’UE.
Nell’atto di indirizzo, l’Aula di Strasburgo accoglie le sfide derivanti dal rapido sviluppo delle tecnologie dell’intelligenza artificiale e riconosce il grande potenziale dei processi automatizzati, tramite algoritmi, nel fornire servizi innovativi e migliorati, compresi i nuovi servizi digitali. Ma invita l’esecutivo comunitario a monitorare e correggere alcuni elementi che riguardano l’applicazione dell’intelligenza artificiale al mercato interno europeo.
Soprattutto a tutela di quei consumatori più vulnerabili, che rischiano di esserne danneggiati, in relazione, ad esempio, ai prezzi differenziati o ai servizi professionali automatizzati (in campo medico o bancario). Per questo chiede l’impiego di dati di elevata qualità, ma soprattutto di algoritmi imparziali. La risoluzione affronta anche il problema della responsabilità alle nuove tecnologie, chiedendo alla Commissione di adeguare le norme di sicurezza: per gli eurodeputati sono gli esseri umani a dover “sempre essere responsabili, in ultima istanza, delle decisioni prese nell’ambito di servizi professionali”, come le professioni mediche, forensi e contabili o il settore bancario.
Inoltre, secondo la legislazione UE, i commercianti devono informare i consumatori quando il prezzo dei beni o dei servizi è stato “personalizzato sulla base dei processi decisionali automatizzati e della profilazione del comportamento dei consumatori” ricordano i deputati, che chiedono alla Commissione di monitorare attentamente l’attuazione di tali norme. Secondo il gruppo parlamentare dei Verdi, promotore dell’atto legislativo, la vicepresidente esecutiva e commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager che la prossima settimana dovrà presentare la strategia europea sull’intelligenza artificiale è stata molto “attenta” alla proposta approvata oggi a Strasburgo, che aveva già ricevuto il via libera da parte della commissione per il mercato interno e per la protezione dei consumatori del Parlamento Europeo il 23 gennaio scorso.
“Dobbiamo far sì che l’essere umano sia il fulcro della trasformazione digitale. Le persone, non le macchine, devono essere al centro di ogni legge che l’Unione Europea varerà nei prossimi anni” afferma in una nota l’europarlamentare Marco Zullo (M5s) . “Quando un consumatore ha a che fare con un sistema di decisione automatica, deve essere informato in maniera adeguata sul suo funzionamento, e deve anche poter entrare in contatto con una persona con poteri decisionali, capace di monitorare le decisioni dell’algoritmo. Se parliamo di settore di interesse pubblico, inoltre – aggiunge Zullo -, devono essere professionisti qualificati a vigilare sul buon funzionamento del codice, e gli algoritmi dovranno essere trasparenti e comprensibili alle autorità pubbliche”.