Bruxelles – Il Parlamento europeo chiede “un bilancio di sviluppo e ambizioso”. David Sassoli ribadisce a margine dell’incontro con il primo ministro portoghese Antonio Costa che l’UE non può permettersi “un bilancio pluriennale (2021-2027) che tagli sulla vita degli europei ma vogliamo che anche grazie al prossimo quadro finanziario di bilancio possano affrontare tutte le sfide che ci troviamo di fronte”.
Prime tra tutte, ricorda il presidente dell’Eurocamera, quelle sanitarie “che in questo momento stanno coinvolgendo tutti i nostri paesi” a causa della propagazione del coronavirus. “Abbiamo bisogno di investire sulla ricerca o di tagliare sulla ricerca?” si chiede Sassoli, per poi sottolineare che Bruxelles ha bisogno “di investire sulla ricerca”. Anche perché questo significa più “lavoro, sicurezza, impegno” e soprattutto più opportunità “per i giovani e per le nostre Università”.
Tornando al prossimo quadro finanziario, Sassoli ripete che il Parlamento ha già fatto la sua proposta (1,3 per cento del Reddito nazionale lordo), “adesso aspettiamo la risposta del Consiglio, sperando che ascolti tanto il Parlamento europeo quanto le posizioni degli Stati membri”. Non solo, ma l’accordo che gli Stati membri dovranno trovare in seno al Consiglio (che Charles Michel mira a chiudere nel corso del vertice straordinario del 20 febbraio) è solo il primo passo dei negoziati che poi andranno finalizzati in sede di Parlamento, dove l’Assemblea dovrà approvarlo. E sulla proposta della precedente presidenza di turno finlandese (1,07 per cento del Rnl) una maggioranza tra gli eurodeputati ancora non c’è.