Bruxelles – L’abbandono dell’Unione da parte della Gran Bretagna è un elemento di “grande tristezza”, l’obiettivo è stabilire forti e amichevoli relazioni, che però non saranno più quelle di prima perché l’UE ora “difenderà i proprio interessi”, che non sono più composti anche da quelli britannici.
Il commissario europeo al Commercio, l’irlandese Phil Hogan, è quello, nella Commissione, sul cui tavolo passerà tutto il negoziato per le future relazioni commerciali con Londra, e ieri sera ne ha parlato intervenendo come ospite d’onore ad un evento del Centre for European Reform (CER) a Bruxelles.
Come noto, come spiegato giorni fa anche dal capo negoziatore Brexit Michel Barnier, la separazione “è lontana dall’essere completata”, e dovrà essere perfezionata, sostiene Hogan, tenendo conto anche delle posizioni della società civile. Tutto il negoziato, per Bruxelles, “si svolgerà all’interno delle regole europee”, non ci saranno strappi o particolari atteggiamenti di favore, e i 27 resteranno uniti, si augura il commissario.
Riferendosi poi agli auspici del premier Boris Johnson per una futura relazione bilaterale sul tipo di quella che l’Unione ha “con l’Australia”, Hogan rileva che l’accordo con lo stato-continente “ancora non è stato fatto”, dunque a cosa si riferisca Johnson non è chiaro. Certo è che “vogliamo una relazione stretta, ma che sarà stabilita all’interno delle nostre linee guida“, presentate dalla Commissione per l’approvazione da parte dei governi dei 27 entro febbraio. Però, ha ammonito l’irlandese, “la relazione non sarà mai più stretta come lo era prima”.
“Agiremo in buona fede – assicura Hogan – per arrivare all’accordo migliore possibile”, ma ammonisce anche che “il tempo è breve, e noi difenderemo i nostri interessi, saremo molto pragmatici”.