Bruxelles – Il “piano del secolo” per la pace tra Israele e Palestina annunciato da Donald Trump, a Bruxelles non piace. L’Europa rimane fedele alla soluzione dei due popoli e due stati indipendenti e l’iniziativa statunitense, presentata lo scorso 28 dal titolare della Casa Bianca, “si discosta da questi parametri concordati a livello internazionale”, come nelle conclusioni adottate dal Consiglio europeo del luglio 2014.
This is what a future State of Palestine can look like, with a capital in parts of East Jerusalem. pic.twitter.com/39vw3pPrAL
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 28, 2020
Il piano dell’amministrazione Trump prevede in effetti la creazione di uno Stato palestinese che avrà una capitale nell’area di Gerusalemme Est. Uno stato che sarà sostenuto da 50 miliardi di dollari di investimenti da parte degli Stati Uniti. Ma l’Alto rappresentante dell’UE per la Politica Estera, Josep Borrell, rompe il silenzio e in una nota riferisce la preoccupazione di Bruxelles sull’appoggio statunitense all’annessione unilaterale da parte di Israele delle Alture del Golan e di alcune parti della Cisgiordania, prevista “nell’accordo del secolo”. L’UE, ricorda Borrell, è pienamente “impegnata nel partenariato transatlantico” con gli Stati Uniti e “apprezza tutti gli sforzi per aiutare a trovare una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese”. Ma “per costruire una pace giusta e duratura le questioni devono essere decise attraverso negoziati diretti tra le due parti”. E menziona le questioni ancora aperte nel conflitto in Medio Oriente relative ai confini, lo status di Gerusalemme, la sicurezza e la questione dei rifugiati.
“L’Unione europea continuerà a sostenere tutti gli sforzi volti a rilanciare un processo politico in linea con il diritto internazionale, che garantisca la parità di diritti e che sia accettabile per entrambe le parti” si legge nella nota, “Bruxelles si impegnerà con entrambe le parti, con attori nella regione e tutti i partner internazionali”.