Bruxelles – Nelle ultime settimane tutti sono concentrati sull’emergenza Coronavirus, ma ciò che rappresenta il vero rischio per la salute e la vita degli europei è la diffusione dei tumori maligni. Già oggi si stima che il 40% dei cittadini dell’UE, presto o tardi, avrà a che fare con il cancro nel corso della sua vita. Il cancro, inteso in tutte le sue oltre 200 diverse tipologie di neoplasie, è oggi la seconda principale causa di morte nell’UE. Come rileva la Commissione europea in occasione della giornata mondiale per la lotta contro il cancro, questo male provoca 1,3 milioni di morti e 3,5 milioni di nuovi casi all’anno.
Una bomba a orologeria
Senza ulteriori azioni per invertire le tendenze attuali, si stima che, entro il 2035, i casi di cancro nel territorio dell’Unione europea potrebbero raddoppiare di numero, rendendo questa malattia la principale causa di morte tra le persone di mezza età, soprattutto per malattie degenerative cardiovascolari.
Poca prevenzione
Il proliferare dei tumori maligni si deve a poca prevenzione. Attualmente, rileva la Commissione europea, solo una media del 3% dei budget sanitari è destinata alla prevenzione in tutta l’UE. Troppo poco. E dire che con una casistica fino al 40% dei casi di cancro attribuiti a cause prevenibili, “esiste un ampio margine d’azione e il potenziale per ridurre il numero di casi nell’UE”.
Stili di vita errati
L’Europa resta la regione al mondo con l’aspettativa di vita più lunga, ma si conduce un’esistenza ‘sballata’. I modelli di vita, gli indicatori comportamentali e ambientali – come il consumo di tabacco e alcol, diete non salutari, mancanza di attività fisica o esposizione a fattori di rischio ambientale – “continuano a contribuire ad un aumento prematuro mortalità per malattie non trasmissibili, in particolare cancro”, rileva la Commissione UE.
Sempre più elevati i costi economici del morbo
Non solo perdite umane. Il cancro impone un onere finanziario significativo in tutta Europa per i sistemi sanitari e sociali nazionali, i bilanci governativi e la produttività e la crescita dell’economia, compresa una forza lavoro sana. Un onere sempre più pesante. Il costo dell’assistenza oncologica nei paesi dell’UE-27 sta aumentando a un ritmo senza precedenti. Complessivamente, si stima che l’impatto economico del cancro in Europa superi i 100 miliardi di euro all’anno.
Assistenza non per tutti
Il problema neoplasie risulta sempre più diffuso perché, oltre alla poca prevenzione, c’è sempre più gente che non ha accesso all’assistenza sanitaria che potrebbe permettere di individuare per tempo i tumori maligni. Nell’UE esistono disuguaglianze sostanziali quali l’incidenza del cancro o l’accesso a diagnosi e cure, competenze e innovazione nella ricerca.