Bruxelles – La buona notizia è che il tasso di mortalità si è ridotto. Vuol dire che diminuisce il numero di decessi ogni 100mila abitanti. I tumori maligni sono meno diffusi, anche se ancora troppo presenti. Nel 2016, secondo gli ultimi dati Eurostat diffusi in occasione della giornata mondiale per la lotta contro il cancro, si sono registrati, nel territorio dell’UE, 257 casi mortali ogni 100mila europei. Un dato in costante diminuzione dal 2011.
In Europa le neoplasie al seno sono la principale causa di morte per cancro delle donne (84.300 casi, pari al 16% di tutte le morti femminili per tumore). Ma le donne risultano più colpite da tumori maligni al sistema respiratorio (74.100 casi mortali ai polmoni, pari 14% del totale) e al colon (62.300 vittime, pari al 12% del totale). Gli uomini sono vittime soprattutto di cancro a polmoni, bronchi o trachea, responsabile di una morte su quattro in caso di tumore maligno (165mila decessi, il 25% del totale). Un caso su dieci colpisce la prostata (65.200 decessi, il 10% del totale).
L’Italia segue la tendenza generale, ma solo nell’ultimo anno. Diminuisce il tasso di mortalità, sceso da 260 morti per 100mila abitanti a 241 dal 2011 al 2016. Un dato che colloca l’Italia agli ultimi posti per mortalità da neoplasie. Il Paese è 19esimo su 27, secondo la speciale classifica stilata dall’Istituto europeo di statistica. In totale nel 2016 si sono registrati 169.174 morti per tumore in Italia, leggermente meno rispetto all’anno precedente (169.835) ma più dei dati del 2011 (167.392).
Nel 2016 il tumore maligno al seno ha rappresentato la causa principale di morte per le donne. Ben 12.573 casi mortali in Italia per questo tipo di male, il 16% circa dei 74.936 decessi femminili nell’anno preso in esame. Mali incurabili al sistema respiratorio la principale causa di decesso tra gli uomini (23.974 casi mortali).