Bruxelles – Un impegno a sostenere l’organizzazione di un’agorà per la Conferenza sull’Europa a Ventotene, luogo simbolo della storia comunitaria e patria del Manifesto omonimo. È questa la richiesta che una delegazione dell’associazione La Nuova Europa, guidata dal presidente Roberto Sommella e dall’amministrazione dell’isola pontina, rappresentata dal sindaco Gerardo Santomauro, recapiterà al presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
L’incontro, che si svolgerà mercoledì 5 febbraio alle 11.00 a Bruxelles, sarà l’occasione per consegnare a Sassoli il Premio La Chiave d’Europa, per l’impegno che il presidente dell’assise comunitaria da sempre infonde nel promuovere le riforme europee, l’integrazione, la lotta ad ogni forma di fascismo e razzismo, premio che lo scorso anno è stato conferito al Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
La delegazione sarà composta anche da un gruppo di studenti della Scuola d’Europa, che avrà un’edizione al Lycée Balzac di Parigi il 6 e 7 febbraio, inaugurando il lavoro del 2020 incentrato sulle priorità indicate dal Parlamento europeo per la Conferenza sul futuro dell’Europa: i valori europei, i diritti e le libertà fondamentali, gli aspetti democratici e istituzionali dell’Ue, le sfide ambientali e la crisi climatica, la giustizia sociale e l’uguaglianza, le questioni economiche e occupazionali, la trasformazione digitale, la sicurezza e il ruolo della Ue sulla scena mondiale. Temi sui quali, peraltro, i ragazzi di Ventotene hanno già in parte lavorato dal 2017 a oggi. Dopo l’edizione di Parigi, a cui parteciperanno 70 studenti di licei internazionali francesi, sarà la volta di Ventotene, dal 28 al 31 marzo e poi dal 9 al 13 maggio, per la quarta edizione del Ventotene Europa Festival che vedrà protagonisti un centinaio di giovani di diversa nazionalità.
Il presidente Sassoli, in un messaggio ai vertici dell’associazione che incontrerà mercoledì, ha apprezzato “l’entusiasmo e l’energia impiegati nell’organizzazione di queste attività volte ad approfondire temi come la cittadinanza, l’ambiente, le migrazioni e l’integrazione”. Questi scambi e queste collaborazioni sono come la chiave di volta – si legge nel messaggio – di una presa di coscienza personale e sociale e danno ai giovani una “fame” d’Europa in grado di trasformare il futuro del nostro continente, facendo di loro degli adulti aperti di spirito che hanno a cuore i valori fondamentali della nostra Unione”.