Bruxelles – Nel solo 2018 Erasmus ha visto la partecipazione di 853mila persone, un dato che fa sì che il programma di mobilità studentesca e professionale oltrepassi i 10 milioni tra studenti, docenti, apprendisti che hanno fatto esperienza in un altro stato membro dell’UE da quando esiste Erasmus (1987). Numeri “record”, secondo la Commissione europea, che ha pubblicato le ultime cifre aggiornata sul più noto programma UE.
Nel 2018 sono state 95mila le organizzazioni aver beneficiato di finanziamenti, per un totale di 23.500 progetti attivati. Nel campo dell’istruzione superiore, oltre 470mila tra studenti, tirocinanti e personale hanno trascorso un periodo di apprendimento all’estero durante l’anno accademico. A questi si aggiungono oltre 155mila partecipanti coinvolti in progetti di mobilità giovanile. L’esecutivo comunitario non ha dubbi: “Nel 2018, il programma Erasmus + ha raggiunto un numero record di partecipanti e beneficiari”.
Il 2018 è stato all’insegna dell’innovazione. Molti progetti finanziati da Erasmus+ hanno riguardato nuove tecnologie e competenze digitali. In tal senso è stata lanciata la Digital Opportunity Traineeship Initiative, al fine di supportare meglio gli studenti nell’acquisizione delle competenze necessarie per il loro futuro.
“Per le nostre giovani generazioni Erasmus + è diventato una porta d’accesso sull’Europa e sul mondo”, commenta Mariya Gabriel, commissario per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù. “È uno dei risultati più concreti dell’UE, che unisce le persone in tutto il continente, creando un senso di appartenenza e solidarietà, rafforzando le competenze e migliorando le prospettive dei partecipanti”.