Roma – Il grande sconfitto è Matteo Salvini, è la sintesi elettorale del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che chiamato in causa prima e all’indomani del voto, tira un sospiro di sollievo. “Io non cambiato idea sono e restano appuntamenti regionali ma c’è stato chi lo inteso come un referendum contro il governo nazionale e ne è uscito sconfitto”.
Se le elezioni in Emilia Romagna dove Stefano Bonaccini e il PD hanno respinto l’assalto della Lega e in Calabria dove il centrodestra con Jole Santelli ha conquistato la Regione, dovevano segnare da spartiacque per la vita dell’esecutivo, per l’alleanza giallorossa l’orizzonte sembra meno precario. Questo, nonostante per il Movimento 5 Stelle le urne siano state amarissime, la disfatta peserà negli equilibri ma non sulla legislatura.
“Pagano l’incertezza di essersi presentati all’ultimo, ma il governo non è instabile, gli Stati Generali rilanceranno il M5S con nuova energia”, dice Conte, che esaurita la prova elettorale ora punta sull’agenda dell’esecutivo e il cronoprogramma fino al 2023. “Non possiamo più permetterci smarcamenti, di piantare bandierine, la gente ci chiede azione”. Messaggio a tutta la maggioranza ma pure a quelli più riottosi come Italia Viva che spesso pianta i suoi distinguo.
L’incognita 5 stelle che ha vissuto l’addio del capo politico Di Maio alla vigilia del voto può presentare però delle incognite, un timore ben presente nel PD che festeggiando l’Emilia Romagna, rivendica la “vittoria di una strategia politica”. Cambia l’asse politico sostengono al Nazareno. “Da questo voto vorrei che uscisse una fase di grande rilancio del profilo riformista di questa maggioranza – spiega il segretario Nicola Zingaretti – spero che tutti siano disponibili in questa fase”. Nessuna imposizione ma “vorrei ci fosse una maggiore spirito di collaborazione perché si governa da alleati e non da avversari”.
Dal fronte opposto Matteo Salvini dice che la spallata al governo “è solo rinviata” rivendicando la campagna elettorale aggressiva: “rifarei tutto, i voti li abbiamo presi, un milione di preferenze Lucia Borgonzoni”, nonostante la larga sconfitta. Ma nel centrodestra la competition con Forza Italia potrebbe rimettersi in moto perché in Calabria gli azzurri hanno avuto un buon successo di liste e non solo per la vincitrice Jole Santelli mentre la Lega ha lasciato per strada oltre dieci punti rispetto alle elezioni europee.
Il centrodestra con Salvini al timone conferma anche i timori internazionali e dei mercati. La battuta d’arresto del Carroccio anche se in chiave regionale è stata salutata da investitori e mercati positivamente. La prospettiva di governo più stabile viene premiata con un calo di 15 punti dello spread e di un forte ribasso dei rendimenti dei titoli di stato.
Un’ultima curiosità, stavolta in chiave europea, entrano nel nuovo consiglio regionale dell’Emilia Romagna con la nuova maggioranza i rappresentanti di Europa Verde e l’ex eurodeputata Elly Schlein, campionessa di preferenze con 22 mila voti.