Bruxelles – I leader europei si riuniranno a Bruxelles il 20 febbraio per trovare un accordo sul quadro di bilancio pluriennale (2021-2027). “È tempo di trovare un accordo sul bilancio europeo di lungo termine”, dice il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, indirizzando una lettera agli altri capi di stato e di governo, con la quale convoca un vertice straordinario con al centro le trattative sul MFF. Una decisione per riprendere i negoziati, “dopo gli incontri avuti a livello di sherpa (rappresentanti permanenti)” dei paesi membri.
I will call a special meeting of #EUCO that will begin on 20 February 2020.
With common sense and determination we can strike a deal on MFF that will benefit all Europeans.
All sides will need to demonstrate a spirit of compromise. https://t.co/8rvE2uiqGz
— Charles Michel (@eucopresident) January 25, 2020
“Qualsiasi rinvio creerebbe gravi problemi pratici e politici e metterebbe a repentaglio la continuazione dei programmi e delle politiche attuali nonché il lancio di nuovi” scrive Michel, incaricato di portare avanti le trattative sul bilancio. “Sono pienamente consapevole che questi negoziati sono tra i più difficili che dobbiamo affrontare. Ma sono anche convinto che con buon senso e determinazione possiamo concludere un accordo a beneficio di tutti gli europei”.
Dato il fallimento dei negoziati durante lo scorso Consiglio UE (12-13 dicembre), con la presidenza di turno finlandese, l’Eurocamera aveva deciso nel corso della plenaria pre-natalizia di congelare temporaneamente i negoziati sul bilancio, delusa da una proposta poco ambiziosa. “Senza progressi in Consiglio il dialogo non può continuare” aveva commentato il presidente David Sassoli. La presidenza di turno finlandese aveva proposto un budget pari all’1,07 per cento del reddito nazionale lordo (Rnl), scontentando tanto la Commissione von der Leyen (che chiedeva l’1,11 per cento) quanto il Parlamento (che puntava ad innalzarla addirittura al 1,3 per cento). I negoziati riprendono con il nuovo anno ma soprattutto con una nuova presidenza di turno del Consiglio UE, quella croata, su cui Sassoli aveva detto di aver ricevuto “segnali positivi”. In una serie di audizioni che si sono svolte la scorsa settimana in Parlamento per tratteggiare nel dettaglio le linee programmatiche della presidenza croata, il vice primo ministro e ministro delle finanze Zdravko Marić ha però chiarito che il ruolo della Presidenza croata in “merito al QFP è limitato, dal momento che il presidente dell’EUCO Charles Michel è ora in testa”.
Michel, da giorni impegnato nelle consultazioni con i singoli stati membri per capirne le posizioni (il Bilancio deve essere infatti approvato all’unanimità da tutti gli stati membri), ci riprova quindi convocando questo vertice straordinario a poche settimane dall’uscita ufficiale del Regno Unito dall’UE (31 gennaio).