Bruxelles – Le sfide riguardanti il clima e le disuguaglianze possono essere risolte solo insieme. Lo ha affermato oggi il presidente del Parlamento europeo David Sassoli durante il suo discorso al World Economic Forum di Davos.
“Non dobbiamo dimenticare che le sfide ambientali possono essere risolte solo se mettiamo la riduzione delle disuguaglianze al centro dell’azione politica. Le sfide riguardanti il clima e le disuguaglianze – ha detto Sassoli – possono essere risolte solo insieme. Una società disuguale in cui ampie fasce della popolazione vivono in condizioni di povertà alimenta la crisi ecologica”.
Secondo il presidente del Parlamento la questione da cui partire è che “non siamo uguali davanti alla crisi ecologica. Ricchi o poveri, anziani o giovani, a seconda di dove viviamo, non siamo colpiti allo stesso modo dalla crisi climatica. Ad esempio – ha spiegato Sassoli -, il clima eccezionalmente caldo e secco della scorsa estate ha avuto un impatto devastante sui terreni agricoli europei, riducendo il raccolto di ortaggi e aumentando il loro prezzo per il consumatore finale. Ciò riguarda in particolare le famiglie a basso reddito, poiché il cibo rappresenta una grande parte del loro budget familiare mensile. La crisi ecologica sta quindi aggravando la crisi sociale e la crisi delle disuguaglianze”.
Nel suo appassionato intervento l’esponente dei socialdemocratici europei ha sottolineato che “la disuguaglianza è quindi una questione ambientale, cosi come il degrado ambientale è una questione sociale. Dobbiamo capire che il progresso ecologico e il progresso sociale devono andare di pari passo e alimentarsi a vicenda. Non possiamo porre fine alla povertà e costruire una società più giusta – ha esortato Sassoli -, lasciando che la crisi ecologica distrugga il nostro pianeta. Ma non possiamo porre fine alla crisi ecologica mentre persistono alti livelli di povertà e disuguaglianza”.
L’inizio di questo nuovo ciclo istituzionale europeo, ha evidenziato il presidente del Parlamento europeo, “ha posto al centro delle sue priorità la lotta contro il riscaldamento globale e la transizione ecologica. In questo contesto, pochi giorni dopo il suo insediamento, la nuova Commissione ha presentato una tabella di marcia per l’attuazione di un Patto Verde europeo. In questo senso, il ‘Just Transition Fund’ presentato la scorsa settimana, garantisce – ha assicurato Sassoli – che nessuno rimanga indietro nel passaggio a un’economia a emissioni zero. Questa iniziativa dovrebbe essere accolta con favore”. Ma qualche problema, come evidenziato anche dal dibattito in Parlamento, c’è, e Sassoli non si è tirato indietro: “Le risorse di cui sarà dotato tale Fondo probabilmente non saranno all’altezza delle questioni sociali che prevediamo. Al fine di garantire il successo politico del Green Deal europeo, appare infatti essenziale rispondere ai timori di queste potenziali perdite, e dell’aumento dei prezzi dell’energia, attraverso misure di compensazione, in particolare per creare posti di lavoro di alta qualità e ben pagati”, ha avvertito il presidente del parlamento europeo.