Bruxelles – “Nei 14 mesi del governo Lega-5stelle, l’Italia ha un po’ lasciato andare il dossier Libia sia sul piano della cooperazione economica sia su quello dell’impegno umanitario relativo ai campi e ai rifugiati”. E dunque, checché ne dica il leghista Matteo Salvini, proprio nel periodo in cui lui era al comando “la mancanza di iniziativa italiana, il passo indietro degli Stati Uniti e un certo nostro isolamento in Europa hanno portato, purtroppo, a un ridimensionamento clamoroso della nostra influenza in Libia”. Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia, commenta, in una lunga intervista a Famiglia Cristiana in uscita domani, la situazione di crisi nell’area mediterranea e in Medio Oriente. E non risparmia critiche all’ex ministro degli Interni.
“Un errore micidiale smantellare la missione Sophia”, dice Gentiloni, facendo riferimento alla missione che aveva il compito, nel Mediterraneo, di impedire il traffico di armi e il contrabbando di petrolio. “Ora occorre impedire che ci siano due Libie, una sotto l’influenza turca e l’altra sotto quella di Egitto e Russia. Andrebbe ripresa una strada che ricostruisca una unità tra le diverse tribù e milizie libiche e che renda tutte loro protagoniste. Non si può sostituire a un processo interlibico una mediazione tra potenze esterne”.
E ancora sull’Iran: “Dopo il ritiro americano e le ultime bellicose dichiarazioni di Teheran è sempre più difficile tenere in piedi l’accordo sul nucleare – che comunque aveva evitato che l’Iran diventasse una potenza nucleare – anche per chi, come l’Europa, ci aveva messo tutta la sua buona volontà. Continuiamo a fare sforzi perché l’accordo non diventi carta straccia. L’Europa crede nel dialogo, non nelle decisioni unilaterali”.
E sull’Italia Gentiloni aggiunge: “Nessuna richiesta di correttivi alla manovra economica. Presenterò una proposta per cambiare le regole del patto di stabilità e avviare una nuova stagione che incoraggi politiche espansive e investimenti anche nel nostro Paese”. Opportunità di sviluppo vengono anche dal Green Deal, l’Europa si candida a Guidare la transizione ambientale del vecchio continente, e secondo Gentiloni ne potrà trarre giovamento anche l’ex Ilva. “La mia UE? Il mondo ha bisogno che diventi ‘una superpotenza tranquilla’, che abbia cioè l’influenza di un grande attore geopolitico in grado di battersi contro i nazionalismi e per il dialogo multilaterale… Dobbiamo far convergere le nostre forze di politica estera, quelle di difesa comune più avanzate”.