Bruxelles – La Commissione europea sta valutando una “revisione non legislativa” delle modifiche ai cosiddetti pacchetti legislativi Six pack e Two pack nel quadro del Patto di stabilità e crescita che risalgono al 2011 e 2013. La conferma arriva dal vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, che, parlando al termine del Consiglio Ecofin, rivela che l’esecutivo europeo lancerà a breve una “consultazione pubblica per discutere di potenziali modifiche da apportare” ai due pacchetti di revisione, in termini di regole e di procedure. Valutando sempre come sono state applicate le regole fino ad ora.
Il vicepresidente dell’Esecutivo per l’Economia ricorda che della modifica dei due pacchetti legislativi si era discusso già lo scorso anno durante un Consiglio Ecofin informale di Helsinki (13-14 settembre 2019). In quell’occasione si era discusso di alcune proposte di modifica del Fiscal Board europeo (Comitato economico e finanziario dell’UE) che Dombrovskis definisce “valide” in termini di semplificazione. E menziona anche la possibilità di eliminare dalle regole alcuni indicatori, tra cui l’output gap, ovvero lo “scarto” tra il Pil (e la crescita) effettivo e il Pil potenziale di un paese. Un indicatore economico che viene adoperato dalla stessa Commissione per valutare quando il deficit sia dovuto alla difficile congiuntura economica e quando invece a quella strutturale.
Per il commissario la questione si lega anche allo scorporo degli investimenti verdi dal deficit dei paesi membri nell’ambito del Green Deal europeo. “Non possiamo trarre conclusioni affrettate sullo scorporo degli investimenti” se questa consultazione pubblica sulla revisione al two pack e six pack che ha menzionato non è stata neppure avviata. “Vogliamo ottenere informazioni da parte del pubblico prima di poter decidere su ulteriori passi in avanti da compiere. In generale è importante che ci sia un consenso su ciò che intendiamo fare sulle regole del bilancio europeo”.