Bruxelles – Le cose rischiano di non andare come previsto né, soprattutto, come promesso. I Paesi Bassi hanno un problema con il traffico aereo e la loro gestione, e ora il comitato consultivo del governo ha suggerito di evitare il potenziamento della capacità dell’aviazione civile senza prima interventi anti emissioni di ossidi di azoto (NOx). Considerando che si lavora all’ampliamento dell’aeroporto di Amsterdam dopo lo spostamento dell’Agenzia europea del farmaco (EMA), non proprio una buona notizia per il governo Rutte.
Se il governo dovesse prendere per buoni le analisi del gruppo di esperti e attenersi alle raccomandazioni, l’aeroporto di Schiphol non sarà in grado di espandersi con tutto quello che deriverebbe. Vorrebbe dire congestione del traffico, e l’impossibilità di rispondere alla domanda crescente per via della presenza della nuova agenzia europea, che contribuirà a maggiori visite da tutte Europa.
L’aerporto internazionale di Schiphol è già ormai al massimo delle proprie capacità, e si lavora allo spostamento dei voli delle compagnie charter all’altro aeroporto di Amsterdam, quello di Lelystad. Lo spostamento di tutta una serie di voli renderebbe disponibili a Schiphol slot per nuove tratte e per nuovi operatori. Attualmente si contano 500mila tra decolli e atterraggi nel più grande scalo olandese, ed entro la fine di quest’anno il governo d’Orange vorrebbe portare il traffico a 540mila tra decolli e atterraggi, così da mantenere le promesse fatte all’Europa di collegare in modo adeguate l’EMA.
Fermare la nuova organizzazione di Schiphol per dare priorità alla riduzione delle emissioni di NOxo vorrebbe dire congelare il piano di rilancio di Schiphol, e innescare nuovi ricorsi e proteste sull’Agenzia per il farmaco. Ma per i Paesi Bassi si tratta di una vera e propria emergenza ambientale. Amsterdam e l’area del suo principale scalo aeroportuale sono i posti più inquinati del regno.
E’ stato calcolato che ogni anno la qualità insalubre dell’aria della capitale olandese costi la vita fino a 15mila persone. Le morti premature per problemi al sistema respiratorio qui sono tre volte più alte della media del Paese.