Bruxelles – Carles Puidgemont e Antoni Comin sono a tutti gli effetti deputati europei. I due politici catalani ricercati dalla giustizia spagnola per l’accusa di sedizione a seguito della tentata secessione della Catalogna dal resto del Paese, hanno fatto ingresso nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo per la loro prima seduta ufficiale. Su di loro è in corso una vicenda tutta giudiziaria che è destinata ad avere nuovi sviluppi, ma per il momento, fa sapere il presidente dell’Eurocamera, David Sassoli, “sono a tutti gli effetti deputati europei”. Madrid però non sta a guardare.
Nell’aprire i lavori d’Aula e dare l’annuncio sulla diversa composizione del Parlamento, Sassoli sottolinea che i due catalani esercitano piene funzioni “finché i loro poteri non sono verificati o contestati”. E le autorità spagnole li mettono in discussione, attraverso la richiesta ufficiale di revoca dell’immunità ai due ricercati dalla giustizia della corona di Madrid.
In Parlamento confermano di aver ricevuto la domanda, che adesso verrà analizzata attentamente dalla commissione Giuridica, responsabile della questione. Un processo per cui i parlamentari interessati si prenderanno “il tempo necessario”, fa sapere il capo dei portavoce del Parlamento, Jaume Duch, il quale precisa che ad ogni modo “spetta alla Corte di giustizia dell’UE pronunciarsi sulle sentenze giuridiche nazionali”.
La questione catalana si snoda su un doppio binario, quello giuridico e quello politico. I ricorsi alla Corte di giustizia dell’UE contro le sentenze emesse in Spagna, e che vedrà impegnati i giudici di Lussemburgo. Poi il voto che si renderà necessario in Parlamento per la revoca dell’immunità ai due parlamentari catalani.
Dovranno essere i parlamentari a decidere del destino di Puidgemont e Comin. L’attività della commissione Giuridica si svolgerà a porte chiuse fino al giorno del voto (a scrutinio segreto), e poi, nella sessione plenaria successiva al voto, senza rinvii, il voto d’Aula (sempre a scrutinio segreto). Il procedimento di studio della situazione, di dibattito in commissione, eventuali audizioni degli interessati, e votazioni richiederà mesi. Potrebbero volerci fra i tre e i sei mesi per avere un voto d’Aula sui due catalani.
Il Parlamento europeo finora ha sempre sposato il principio di difesa dell’immunità solo nei casi in cui si rischia persecuzione politica nel Paese d’origine, e la questione catalana rischia di rientrare in questo ambito. Dunque il voto che servirà sarà delicato, e rischia di creare un solco tra Madrid e il resto d’Europa.