Bruxelles – Pochi giorni dopo aver assunto la presidenza di turno del Consiglio UE, la Croazia ha scelto un nuovo presidente della Repubblica, Zoran Milanović. Si tratta dell’ex primo ministro socialdemocratico (ruolo ricoperto dal 2011 al 2016), che, ieri, durante il secondo turno delle elezioni presidenziali si è imposto sulla presidente uscente, la conservatrice Kolinda Grabar-Kitarović.
La vittoria è risicata, “ma giusta e chiara” e se “ha portato un po’ di fede e un po’ di spirito in questa nostra società e tra queste persone, io sono un uomo felice e rallegriamocene insieme” scrive Milanović sulla sua pagina Facebook. La vittoria del socialista croato, candidato unitario di centrosinistra, con il 52,7 per cento dei voti, contro il 47,3 per cento della sua avversaria, è stata salutata da molti come un successo e un segnale importante per tutta l’Europa e per la sinistra europea, mentre il paese si prepara alle elezioni politiche che si terranno in autunno.
Il primo turno delle presidenziali si era tenuto il 22 dicembre e Milanović aveva ottenuto il 29,6 per cento dei voti, superando anche in quell’occasione Grabar-Kitarović, che si era fermata al 26,7 per cento. Il nuovo mandato presidenziale prenderà il via ufficialmente solo a partire da febbraio.
La presidente dell’Esecutivo UE, Ursula von der Leyen, si è congratulata con Zoran Milanović per la sua elezione a presidente della Croazia, fa sapere il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, sottolineando che l’elezione è “arrivata in un momento importante dato che il paese ha la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea”.
Il semestre a guida croata sarà dominato dalle conseguenze innescate dalla Brexit e si discuterà ancora sulle modalità di allargamento dei confini dell’UE. Proprio la Croazia è stato l’ultimo paese a diventare membro dell’Unione europea nel 2013 e nel corso del vertice che si terrà a Zagabria a maggio tra i leader UE e i partner balcanici che spingono per entrare nell’UE si dovrà valutare nuovamente la questione dell’allargamento. Nel corso di un incontro con la stampa a Bruxelles, Irena Andrassy, rappresentante permanente della Croazia in UE, ha però precisato che nel corso del vertice di Zagabria si discuterà del “futuro della regione” balcanica e non propriamente dell’allargamento dell’UE, pur ribadendo che la Croazia è favorevole a procedere a un nuovo allargamento (il settimo) che si augura arrivi nel corso del prossimo Consiglio europeo di fine marzo.