Bruxelles – E’ una prima in Europa: un governo tra il partito dei verdi e i conservatori nascerà domani, martedì, dopo dopo mesi di trattative nate dalle elezioni anticipate del 29 settembre, convocate dopo la fragorosa caduta della maggioranza formata dall’Opv (aderente al Partito popolare europeo) del cancelliere (che sarà confermato) Sebastian Kurz e dagli ultra nazionalisti del Fpoe.
Il programma di governo è stato discusso duramente nel Congresso dei Verdi, che poi però con un’ampia maggioranza hanno dato il via libera all’inedita coalizione con 246 voti a favore, 15 contrari e 3 astensioni. Le principali preoccupazioni dei verdi sono state la possibilità di sostenere un’agenda ambientalista e allontanare il rischio di una nuova coalizione tutta di destra.
I Verdi guidati da Werner Kogler (che sarà vice cancelliere) sono riusciti a rientrare in Parlamento sfiorando il 14 per cento dei voti, dopo che nelle elezioni del 2017 ne erano rimasti fuori. Questo esperimento è comunemente visto come una possibile anticipazione di un’alleanza simile in Germania, dove il partito dei verdi è in costante rafforzamento mentre i socialdemocratici calano senza trovare al momento una via per la ripresa.
In Austria resteranno dunque le politiche neo liberiste e fortemente anti-immigrazione dei conservatori di Kurz, ma in cambio i verdi sono riusciti ad ottenere impegni contro il riscaldamento climatico ed alcune politiche sociali.