Roma – La decisione dei leader dei partiti nel Parlamento europeo spiega bene la falsa partenza della legislatura europea, in seguito all’incapacità del Consiglio di compiere progressi nella sua proposta per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Le motivazioni si leggono nel comunicato diffuso stamani dall’Eurocamera in cui i capigruppo constatato il “fallimento dell’ultimo summit sul tema, hanno deciso di “congelare gran parte dei negoziati con il Consiglio sul nuovo bilancio a lungo termine dell’UE”.
La presidenza di turno finlandese per un budget pari all’ 1,07 % del reddito nazionale lordo, scontenta sia chi vuole tenerlo più basso e chi come la Commissione von der Leyen vorrebbe l’1,11 %. Ancora più insoddisfatto il Parlamento che vorrebbe innalzarlo fino all’1,3 % e con questa decisione promette le barricate su tuti i negoziati che riguardano anche i regolamenti che accompagnano il bilancio.
“I Governi nazionali danno costantemente all’UE nuovi compiti e nuove responsabilità, dalla gestione delle frontiere, alla lotta ai cambiamenti climatici. La nuova Commissione europea ha presentato un programma ambizioso, come sul Green Deal, ma non saremo in grado di realizzare questo obiettivo se non avremo un bilancio UE adeguatamente finanziato”, ha commentato il presidente del Parlamento David Sassoli, giustificando la decisione drastica di sospensione delle trattative ai vari livelli. Sassoli evidenzia “le recenti proposte del Consiglio sono ben al di sotto delle aspettative dei gruppi politici” e per questo siamo molto delusi dalla mancanza di urgenza da parte dei 27 governi nazionali”.
Il forte appello per un cambio di registro è l’ultima prova di forza esercitata da Strasburgo nel rivendicare un ruolo attivo nelle politiche europee e ora condiziona il prosieguo dei negoziati. “Abbiamo ricevuto segnali positivi dalla prossima presidenza croata e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel – aggiunto Sassoli – speriamo di poter presto avviare veri e propri negoziati sul Quadro finanziario pluriennale. Tuttavia, affinché ciò accada, abbiamo bisogno che tutti i governi nazionali rendano sul serio un bilancio dell’UE in grado di rispondere alle richieste dei cittadini”.