Bruxelles – Emili O’Reilly continuerà a essere il difensore civico europeo. In carica da luglio 2013 e prima donna a ricoprire questo incarico, l’irlandese continuerà per altri cinque anni a promuovere la buona amministrazione e intervenire ogniqualvolta le istituzioni pubbliche non dovessero agire in modo corretto.
Il via libera al rinnovo di O’Reilly, 62 anni, è giunto al terzo e ultimo scrutino, dove l’ha spuntata contro l’estone Julia Laffranque, con 320 preferenze su 600 votanti. “Nei prossimi cinque anni contribuirò ad assicurare che l’UE mantenga gli standard più elevati nell’amministrazione, nella trasparenza e nell’etica”, il commento dopo la rielezione. “Gli europei si aspettano e si meritano nient’altro che questo”. E’ la seconda volta che O’Reilly viene eleta per il suo ruolo. Il Parlamento aveva dato il benestare già a dicembre 2014.
nella passata legislatura, tra le altre cose, si era schierata contro la Commissione europea a causa della opacità della nomina di Martin Selmayr quale segretario generale (da qualche mese dimessosi) dell’esecutivo comunitario. Questa posizione le ha inimicato fortemente il partito popolare.
Il difensore civico, o mediatore europeo, è un organo indipendente e imparziale, istituito nel 1995 con il compito di responsabilizzare le istituzioni e le agenzie dell’UE (esclusa la Corte di giustizia) e di promuovere i principi di buona amministrazione. L’ufficio di vigilanza esercita “poteri non vincolanti”, tratta le denunce di persone fisiche e giuridiche relative alla cattiva amministrazione nelle istituzioni UE ed esamina questioni sistemiche più ampie, come la trasparenza e i comportamenti orientati ai servizi.
In Parlamento europeo si rinnova la spaccatura tra Lega e Movimento 5 Stelle. Il Caroccio sosteneva Giuseppe Fortunato, eliminato al secondo turno, mentre i pentastellati hanno appoggiato il mediatore uscente. “Confermiamo il nostro sostegno a EmilyOReilly come Mediatore europeo per continuare l’eccellente lavoro svolto durante l’ultimo periodo legislativo”, ha fatto sapere Ignazio Corrao già alla vigilia del voto. “Respingiamo fortemente il candidato italiano di destra condannato in Italia per la sua mancanza di trasparenza”.