Bruxelles – La 34enne Sanna Marin nei prossimi giorni diventerà primo ministro in Finlandia. L’attuale ministro dei Trasporti finlandese sarà anche la leader del Partito Socialdemocratico (SPD) che, risultando in seguito alle elezioni di aprile come la famiglia politica più grande all’interno di una coalizione di governo a cinque, ha la facoltà di assegnare a uno dei suoi la carica di primo ministro. La nomina arriva in seguito alle dimissioni dell’ex leader Antti Rinne, travolto dallo sciopero postale che ha coinvolto l’azienda statale Posti, riducendo parte del paese nord europeo in stasi.
“Abbiamo molto lavoro da fare per riconquistarci la fiducia”, le prime parole di Marin in seguito alla designazione del SPD. La nuova leadership arriva difatti in un momento molto delicato per Helsinki, Marin prenderà le redini del paese nel bel mezzo di un’ondata di sciopero che durerà ancora per tre giorni e fermerà la produzione di alcune tra le più grandi compagnie finlandesi già a partire da oggi, riporta il Guardian. Le contestazioni avranno un impatto tutt’altro che lieve, la Confederazione delle Industrie Finlandesi ha stimato che ci sarà un perdita complessiva di circa 500 milioni di euro.
Finlandia dei record:
D’altro canto, c’è anche un lato più sorridente che coinvolge la futura leadership di Helsinki. A soli 34 anni Marin diventerà il primo ministro più giovane di sempre in Finlandia. In più, secondo le ricerche del Helsingin Sanomat, più grande giornale finlandese, e il tabloid Ilta Sanomat, Marin sarà anche la leader in carica più giovane al mondo, dopo Kim Jong-Un (35 anni) in Korea del Nord, Oleksiy Honcharuk (35 anni) in Ucraina e Jacinda Ardern (39 anni) in Nuova Zelanda. L’attuale ministro dei trasporti finlandese si è avvicinata alla politica a 27 anni diventando capo del consiglio comunale della sua città di origine, Tampere. Il fattore età non è il solo a caratterizzare la leadership ad Helsinki; Marin, oltre ad essere la terza donna a ricoprire la carica di primo ministro nella storia della Finlandia, è alla guida di una coalizione di governo tutta al femminile (Li Anderson in testa all’Alleanza di Sinistra , Maria Ohisalo in testa ai Verdi, Katri Kulmuni in testa al Partito di Centro, Anna-Maja Henriksson in testa al Partito Popolare Svedese). “Non ho mai pensato alla mia età o al gender”, sostiene la futura leader discostandosi però da queste coincidenze, che aggiunge: “Penso alle ragioni che mi hanno spinto verso la politica a ciò che mi ha permesso di conquistare la fiducia dell’elettorato”.
Con grande probabilità i legislatori approveranno la nomina di Marin prima del 12 dicembre, data in cui si svolgerà il Summit UE tra i capi di stato dei paesi membri.