Bruxelles – Più controllo, e dunque più sicurezza. Il transito verso l’Europa non sarà più lo stesso con le nuove regole di gestione delle frontiere comuni. Entrano ufficialmente in vigore le nuove disposizioni per aiutare gli Stati UE dell’area di libera circolazione Schengen (I 28 meno Irlanda e Regno Unito) e i paesi associati Schengen (Islanda, Liechtenstein, Svizzera e Norvegia con l’esclusione delle isole Svalbard). A partire da oggi (4 dicembre) diventa operativo il regolamento che potenzia e ridisegna Frontex, l’Agenzia europea di Guardia costiera e di frontiera.
Frontex sarà dotata di una cabina di regia per gestire le eventuali necessità di intervento, di concerto con gli Stati membri. Un corpo di 10mila ufficiali sarà sempre a disposizione per il coordinamento e la consulenza ai Paesi in prima linea, quelli responsabili cioè dei confini comune UE e Schengen. Questo nucleo di 10mila persone sarà al servizio delle autorità nazionali nella gestioni dei confini europei, con una particolare attenzione ai flussi migratori.
“Con il nostro corpo d’azione ed equipaggiamento, Frontex sarà un alleato quotidiano per le autorità nazionali”, sottolinea Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, convinto di poter “sviluppare capacità sostenibili di gestione delle frontiere” anziché agire a crisi scoppiata. “Il nostro obiettivo – rileva – operativo sarà quello di avere una frontiera esterna che funzioni al meglio e che assicuri la fiducia nella nostra area europea di libertà, sicurezza e giustizia”.
La cabina di regia di Frontex condividerò con le autorità nazionali tutte le informazioni utili alla gestione dei confini, così produrre analisi dei rischi periodiche a cadenza regolare. Il nuovo regime permetterà inoltre ai paesi UE e dell’area Schengen di essere più attivi e compartecipi nella gestione delle frontiere, con la possibilità di operare anche nei territori extra UE. Ancora, Frontex potrà aiutare gli Stati membri al rimpatrio e al reintegro degli emigranti nei propri Paesi di origine. inoltre Frontex ospiterà inoltre l’unità centrale del Sistema europeo di informazioni e autorizzazioni di viaggio (ETIAS) e supporterà gli stati membri nell’apertura del Sistema di Entrata-Uscita.