Bruxelles – La nuova Commissione europea è pronta alla rivoluzione sostenibile. “A marzo” verrà presentata la legge europea sul clima, la prima nel suo genere, contenente le misure per permettere la transizione verso un’economia rispettosa dell’ambiente. Ad annunciarlo la presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, in occasione del suo intervento alla conferenza sul clima dell’ONU (COP25) in corso a Madrid fino al 13 dicembre.
Non entra nel dettaglio della proposta legislativa, von der Leyen anticipa che “includerà l’estensione dello scambio di quote di emissione (ETS) a tutti i settori pertinenti, energia pulita, economica e sicura, il potenziamento dell’economia circolare, una strategia per la biodiversità”. Si tratta di una proposta ambiziosa, che si pone l’obiettivo di “rendere irreversibile il passaggio alla neutralità climatica”, l’Europa deve “diventare, nel 2050, il primo continente climaticamente neutrale”.
Von der Leyen ha ricordato la centralità del Green New Deal, la strategia per il rilancio dell’economia sostenibile che, ripete una volta di più alla platea delle Nazioni Unite, “aprirà nuove opportunità in tutti i settori, dai trasporti alla fiscalità, dal cibo all’agricoltura, dall’industria alle infrastrutture”. Per farlo, dice “serviranno investimenti in ricerca, innovazione e settore tecnologico”.
“Il consenso scientifico è chiaro: il business as usual non è più un’opzione – ha detto durante il dibattito il presidente del parlamento europeo David Sassoli -. Il mondo deve fare di più e più velocemente”.
La scorsa settimana, ha ricordato Sassoli, l’Eurocamera “ha riconosciuto l’importanza senza precedenti della minaccia che l’umanità deve affrontare. Abbiamo dichiarato un’emergenza climatica e ci siamo impegnati a prendere urgentemente le misure necessarie per combattere questa minaccia e contenerla prima che sia troppo tardi. Trasmetto questo messaggio ai leader mondiali e li invito a fare lo stesso”.
Anche il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, nel suo discorso a Madrid si è allineato con le posizioni del Parlamento europeo: “Siamo in un’emergenza climatica, oggi”, ha affermato e “come presidente del Consiglio europeo ho un obiettivo chiaro: fare dell’Europa il primo continente a neutralità climatica entro il 2050. Così saremo i campioni della Transizione Verde”.
Intanto Eric Mamer, portavoce capo della nuova Commissione, torna sulle dichiarazioni rilasciate alla stampa da von der Leyen su investimenti verdi e calcolo del deficit. In un’intervista concessa ad un ristretto numero di quotidiano europei, tra cui il Sole24 ore, la presidente ha detto di non voler escludere gli investimenti necessari per la realizzazione del Green Deal dal calcolo del deficit. “Si riferiva alla regole attualmente in vigore”, spiega Mamer a Bruxelles.
“Salutiamo con favore il parziale dietrofront della Commissione europea che ha dichiarato che nessuna decisione è stata ancora presa sullo scorporo degli investimenti verdi dal calcolo del deficit degli Stati membri”, commenta Eleonora Evi, eurodeputata M5S. “Non accetteremo un maquillage verde per ripulirsi la coscienza. La scorsa settimana, con un voto storico, il Parlamento europeo – continua Evi in una nota – ha dichiarato l’emergenza climatica in Europa. Nei prossimi 12 mesi sarà, dunque, essenziale garantire impegni nazionali più ambiziosi
per ridurre immediatamente le emissioni di gas serra. Senza investimenti e senza una modifica coraggiosa delle regole di bilancio, non sarà possibile sostenere Stati membri, imprese e cittadini per una transizione verso un modello di sviluppo non inquinante che è l’unico modo per salvare il nostro Pianeta”.