Roma – Per l’Albania colpita dal terremoto, primi aiuti dai paesi amici e tra questi c’è sicuramente l’Italia da dove da questa mattina sono partite diverse unità della Protezione civile di alcune regioni. Circa duecento uomini tra vigili del fuoco, medici e squadre di ricerca e soccorso e mezzi aerei del ministero della Difesa sono stati messi a disposizione delle autorità di Tirana.
Durazzo, colpita pesantemente dal sisma durante la notte, è una città sotto choc, e come accade spesso in questi casi la solidarietà non ha confini, nonostante in Italia il maltempo, con le frane e i fiumi in piena, stia mettendo sotto stress la macchina delle emergenze. Vicinanza e supporto apprezzate dal premier Edi Rama: “Tutti i paesi amici si stanno mobilitando e anche grazie a loro supereremo questa situazione drammatica”.
Una solidarietà che non è mancata anche da altri Stati dell’UE ma soprattutto ha rivelato quanto l’Albania sia legata all’Europa, una convinzione che dovrebbe convincere Bruxelles a rimettere la marcia avanti sui negoziati per l’adesione, interrotti a causa del veto francese.
Le scosse sono state avvertite in maniera sensibile anche in Puglia, Basilicata, Molise e nelle Marche e soprattutto hanno coinvolto parte della comunità italiana, circa tremila i cittadini italiani che vivono nel Paese.
“L’Italia è vicina al popolo albanese” ha scritto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, subito dopo un colloquio con il premier Edi Rama al quale ha garantito immediati aiuti con uomini e mezzi.
“Siamo pronti ad offrire assistenza attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Unione” si legge nella nota firmata dall’alto rappresentante UE Federica Mogherini e dal Commissario per gli aiuti umanitari Christos Stylianides. “Il nostro Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (Ercc), è in continuo contatto con le autorità di protezione civile dell’Albania – conclude la Ue – rimaniamo in ascolto delle richieste del governo albanese per identificare i modi migliori in cui possiamo aiutare in questo momento difficile”.