dall’inviato
Strasburgo – La presidenza finlandese del Consiglio UE è pronta ad aizzare il confronto sul bilancio pluriennale dell’Unione (MFF 2021-2027). “Nei prossimi giorni” si metterà a punto il documento negoziale, “con tutte le cifre”, annuncia la ministra per gli Affari europei del governo di Helsinki, Tytti Tuppurainen. Anticipa all’Aula del Parlamento europeo che la proposta non sarà indolore. “Non ci illudiamo. Sappiamo che ci sarà scontento per la nostra proposta, che riteniamo comunque equilibrata”.
Tuppurainen non entra nel merito dei lavori in corso. Ma annuncia già da ora quale sarà il problema di fondo: mettere di più per avere di meno. “Con il vuoto di bilancio che si verrà a creare a causa della Brexit lo status quo non può essere un’opzione. Servirà un maggiore contributo nazionale, e qualcuno purtroppo dovrà ricevere meno fondi”.
I tagli saranno inevitabili, su questo sembrano essere tutti d’accordo in Europa. Lo stanno ripetendo a Bruxelles come nelle altri capitali dell’Unione europea. Il punto è che al momento del dunque ciascuna delle parti attorno al tavolo si aspetta che siano gli altri a patire le penurie di risorse. La presidenza finlandese metterà sul tavolo dei leader, il 12 e 13 dicembre prossimi, il proprio documento negoziale, che è destinato a dividere i capi di Stato e di governo.
Frans Timmermans, in quello che è il suo ultimo intervento a nome della Commissione Juncker, si schiera con la presidenza finlandese nel chiedere più sforzi ai governi. “Non possiamo sorprenderci per le richieste di maggiori contribuzioni nazionali, vista la maggiore inflazione e la crescita economica”. Timmermans ricorda poi che ci sono ‘rimborsi’ accordato ad alcuni Stati per ragioni storiche, suggerendo che una loro abolizione liberebbe risorse per il funzionamento dell’Europa.