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    Home » Economia » Il MES favorevole all’Italia. Moscovici: “Nessuno vuole metterla sotto tutela”

    Il MES favorevole all’Italia. Moscovici: “Nessuno vuole metterla sotto tutela”

    Ultimo tour in Italia da Commissario: "Il mio mandato sarà veramente scaduto quando non vedrò più giornalisti italiani..."

    Nicola Corda</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@NicolaCorda" target="_blank">@NicolaCorda</a> di Nicola Corda @NicolaCorda
    22 Novembre 2019
    in Economia, Politica

    Roma – L’Italia non si deve preoccupare, nessuno vuole metterla sotto tutela. Nella riforma del Meccanismo di stabilità europeo “sono stati evitati molti aspetti automatici nocivi e non capisco perché lo considerate un problema”. Il Commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, incontra i giornalisti italiani nel suo ultimissimo tour prima della scadenza del mandato ed è il dibattito sul cosiddetto fondo “salva Stati”, il tema principale della conferenza stampa.

    Altreitalie, libro, presentazione
    Pierre Moscovici con la Card di Eunews

    Con l’esame da parte dell’UE della legge di bilancio, è entrato nei colloqui romani con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Sono appassionato dell’Italia e ho fatto ogni sforzo in questi sette anni per avvicinarla all’Europa e viceversa”. I giornalisti italiani “mi hanno accompagnato ovunque” dice strappando un sorriso ai cronisti, e “quando non li vedrò più significa che è arrivato davvero il momento di fare gli scatoloni”. La visita era cominciata ieri con l’incontro al Quirinale con il Presidente Sergio Mattarella e si è conclusa nel pomeriggio con il leader degli industriali Vincenzo Boccia.

    Moscovici si è dovuto soffermare in diverse occasioni sul MES, e anche se ha più volte ribadito di non voler entrare nella polemica tutta italiana, si è stupito di “come la posizione dell’Italia possa cambiare in così pochi mesi”, tanto più che chi oggi è contrario (Lega e M5S) allora era al governo e ha partecipato al negoziato

    Una trattativa seguita dall’ex ministro Tria, “coraggioso e capace con cui ho lavorato bene, ed è grave che su questo punto ci siano accuse o sospetti. Voi siete un grande paese dell’Europa: “è giusto discutere degli aspetti oggettivi del trattato ma non è normale deformare la realtà”. Il nuovo MES per l’Italia “non è un problema ma un progresso”, non ci sono automatismi di ristrutturazione del debito, “ci sono stati progressi verso l’unione bancaria e permetterà maggiore dialogo con gli investitori privati”. Concludendo, “bisogna dire che per definizione un trattato rappresenta un compromesso, e non il punto di vista di un paese piuttosto che un altro”, e nonostante questo “penso veramente che sia per l’Italia favorevole, non neutrale ma favorevole”.

    Sul confronto delicato sulla legge di bilancio al centro dell’incontro con Conte e Gualtieri, Moscovici si è limitato a dire che rimangono “rischi di conformità ma che il dialogo tra Italia e Commissione “procede nel senso di rispetto dei parametri”, riconoscendo che l’attuale governo “è più orientato al rispetto delle regole, e fiducioso che sia consapevole degli sforzi necessari per garantire più entrate all’Italia e continuare a lottare contro la frode fiscale e l’evasione”. Il dialogo su questo fronte continuerà “in primavera con il mio successore e amico, Paolo Gentiloni”, ha detto il Commissario uscente. Nel colloquio con il ministro Gualtieri è stata dedicata anche una riflessione sule due spinose vicende dell’ex ILVA e Alitalia: “L’unica cosa che posso dire è che il governo italiano sta veramente facendo qualsiasi cosa per trovare soluzioni che siano positive per l’Italia e per i lavoratori”.

    Tags: ESMgiuseppe conteLegge di bilancio 2020Pierre MoscoviciRoberto Gualtieri

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