Bruxelles – Usare rigorosamente guanciale. Niente pancetta, ma guanciale. Poi olio, solo extravergine, vino bianco e pomodoro, sotto forma di passata o pelati a pezzi e peperoncino. Ecco gli ingredienti “obbligatori” per fare una vera Amatriciana tradizionale, come previsto nella descrizione che accompagna la richiesta ufficiale di riconoscimento di tipicità per uno dei piatti più caratteristici del Lazio.
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’UE (GUCE) la domanda di riconoscimento e protezione di qualità per la “Amatriciana tradizionale”. Se nessuno si oppone alla domanda di registrazione per i prossimi 90 giorni, il piatto molto caro agli abitanti della regione del centro Italia potrà vedersi riconoscere il proprio valore gastronomico e arricchire il ‘made in Italy’ alimentare già ricco di tante vivande e bevande.
Il motivo dell’iscrizione sul registro europeo delle specialità tipiche? La natura unica della ricetta. Il prodotto, si legge nella domanda, “è ottenuto da materie prime o ingredienti utilizzati tradizionalmente”. Il carattere tradizionale dell’“Amatriciana Tradizionale” è legato agli ingredienti impiegati e al metodo specifico di preparazione utilizzato tradizionalmente nel comprensorio dei Monti della Laga, dai quali la preparazione trae origine.
Ancora, il nome della portata “è stato utilizzato tradizionalmente in riferimento al prodotto specifico”. Nello specifico indica “una preparazione alimentare ottenuta secondo il metodo di produzione/ricetta secolare del comprensorio di Amatrice e l’impiego di specifici ingredienti (pomodoro, guanciale) che ne determinano le proprie caratteristiche”. E poi, si ricorda l’Amatriciana è già un ‘marchio’. L’“Amatriciana Tradizionale” ha “fama internazionale”. Giusto per l’Italia, rendere onore al merito.