Bruxelles – Ursula von der Leyen, la presidente eletta della Commissione europea, sta valutando “tutte le opzioni” per superare l’ostacolo posto dalla decisione del governo britannico di non indicare un candidato commissario, al fine di entrare in carica comunque il prossimo primo dicembre. Non ci sono però indicazioni sui tempi nei quali si pensa di trovare una soluzione, né quale questa possa essere, benché “non ci siamo posti il problema solo ora”, dopo aver ricevuto, ieri sera, la lettera da Londra.
Dopo la conferenza stampa di ieri, durante la quale il portavoce capo di von der Layen è stato preso alla sprovvista dalla notizia che il gruppo socialdemocratico del Parlamento europeo aveva diffuso un comunicato che annunciava le decisioni della presidente eletta circa le nuove denominazioni di alcuni portafogli, sostituendosi dunque agli uffici della presidente eletta, anche oggi lo staff di comunicazione della prossima Commissione ha mostrato un grande imbarazzo davanti alla stampa.
Oggi è toccato alla numero due della nuova struttura, Dana Spinant, arginare le domande dei giornalisti che chiedevano come mai, dato che almeno dal 4 novembre, quando fu messo per iscritto dal governo britannico nella sua “Guida alle elezioni” che la nomina non sarebbe arrivata, si è atteso fino ad oggi per reagire, dopo aver sempre rifiutato di commentare le previsioni della Guida, e non si ha un’indicazione della direzione verso cui andare.
“Abbiamo ricevuto ieri sera la lettera che spiega che il Regno Unito non presenterà un candidato perché vige una regola pre-elettorale che impedisce di fare proposte o nomine nelle istituzioni internazionali”, ha esordito Spinant, la quale ha anche precisato che Londra “non vuole ritardare le procedure dell’Unione e offre la sua collaborazione per formare al più presto la nuova Commissione, così come fu deciso al Consiglio europeo del 29 ottobre”.
Poi però la portavoce dopo aver annunciato che “stiamo analizzando in maniera dettagliata la posizione britannica e riflettiamo con attenzione ai prossimi passi da fare. L’obiettivo della presidente eletta resta l’entrata in carica il primo dicembre e lavora per poterlo raggiungere, il processo è ben avviato”, afferma che “abbiamo avuto poche ore per ragionare… è una situazione eccezionale, complicata, senza precedenti. Stiamo valutando tutte le opzioni in maniera molto aperta e dettagliata per raggiungere il nostro obiettivo”.
Pressata dalla domande che le ricordano che la forte possibilità che si realizzasse questa situazione era nota da tempo, Spinant ammette che “non siamo in grado ora di annunciare nessun passo futuro che faremo” pur rivendicando che “non è che ci siamo posti il problema solo ora”, omettendo però di dare una data nella quale saranno annunciati i prossimi passi: “Appena li avremo definiti ve lo comunicheremo”.