Bruxelles – Bruxelles teme ulteriori passi indietro dell’Iran dall’accordo sul nucleare e invita il governo di Teheran a invertire tutte le attività “incoerenti” con gli impegni assunti nel 2015. Lo ha sottolineato oggi una portavoce dell’esecutivo comunitario dopo l’annuncio del presidente iraniano Hassan Rohani della ripresa, a partire da domani, dell’arricchimento di uranio nell’impianto di Fordow, nella Regione di Qom.
Una ripresa delle attività che il presidente iraniano ha definito “reversibile”, ma che di fatto vincolerebbe i partner europei contraenti a ridurre l’impatto e gli effetti delle sanzioni Usa sull’economia della Repubblica iraniana per non incorrere in una nuova minaccia nucleare. L’esecutivo europeo stigmatizza con forza la decisione di Teheran, sollecitando il governo iraniano a interrompere qualsiasi misura volta a minare “la preservazione e l’implementazione” degli accordi sull’energia nucleare e ribadendo ancora il sostegno di Bruxelles all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), il dispositivo internazionale che monitora e verifica gli adempimenti di Teheran sugli impegni assunti : “Abbiamo piena fiducia nella loro attività imparziale e indipendente” assicura la portavoce, sottolineando anche che Bruxelles continuerà a basare le proprie valutazioni relative all’Iran proprio sulle loro relazioni.
La portavoce ha ricordato ancora che gli accordi sul nucleare siglati nel 2015 rappresentano uno dei pilastri fondamentali per proseguire sulla strada della non proliferazione nucleare, cruciale al fine di garantire la sicurezza internazionale, per l’Europa ma non solo. Bruxelles rimarrà impegnata nell’attuazione del piano congiunto globale sul nucleare iraniano, anche se, ha voluto precisare la portavoce, l’impegno dell’Unione per l’accordo sul nucleare dipenderà pienamente dalla conformità di Teheran agli impegni assunti.