Bruxelles – Ancora grane per Ursula von der Leyen. La presidente eletta della Commissione europea ha ricevuto dal governo romeno una lettera con l’indicazione del commissario designato, ma contro le procedure interne alla Romania. Per sostituire la bocciata Rovana Plumb è stato avanzato il nome di Victor Negrescu, già deputato europeo (2014-2017) e già ministro per gli Affari europei (giugno 2017 – maggio 2018). La proposta è arrivata da uno dei due capi di governi attualmente presenti nel Paese, e sembrerebbe da quello non in grado di poterlo fare.
Da Bruxelles la capo del servizio dei portavoce, Mina Andreeva, fa sapere che il nome proposto “non è stato concordato né sostenuto dal presidente della repubblica”, e c’è dunque il timore che la proposta del nuovo nome “non sia stata fatta legittimamente”. Il caso politico di Bucarest investe in pieno la nascitura Commissione europea.
Devono essere gli Stati membri a presentare il nome del candidato commissario, secondo le procedure interne dei Paesi. Il problema è tutto politico. In Romania si è aperta una crisi di governo, con il presidente della Repubblica, Klaus Iohannis, (indipendente, ma di centro-destra, membro del PPE), che ha nominato il presidente del Partito nazional-liberale (PNL), Ludovic Orban, un altro PPE, capo del governo ad interim. La proposta però è stata fatta da Viorica Dancila, premier uscente, socialista, che ha fatto il nome di un socialista.
La Commissione europea è ostaggio del braccio di ferro tutto politico romeno. Conferma di aver ricevuto la proposta ma von der Leyen aspetta il via libera di Bucarest. “E’ nell’interesse di tutti avere un nome che sia condiviso da tutti”.
Nel frattempo il commissario per l’Unione della sicurezza Julian King fa sapere di “non essere stato contattato” dal premier britannico Boris Johnson per un’eventuale richiesta di restare a Bruxelles nel team di von der Leyen.