dall’inviato
Strasburgo – Il Parlamento europeo boccia la Commissione Juncker sulle misure a tutela delle api. L’Aula riunita a Strasburgo ha respinto a larghissima maggioranza la decisione adottata dall’esecutivo comunitario sulle metodologie di valutazione dell’impatto dei pesticidi per le api, responsabili dell’impollinazione dei fiori degli alberi, e ritenute insufficienti dagli europarlamentari.
L’esecutivo comunitario era chiamato ad aggiornare le metodologie di analisi dei rischi per la salute degli insetti ritenuti fondamentali per l’ecosistema e il settore primario. Come sempre in questi casi era stato richiesto il parere scientifico, e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) aveva raccomandato di tener conto non solo degli “effetti acuti”, vale a dire quelli di breve durata, ma pure degli “effetti cronici”, ossia la valutazione dell’inquinamento di lungo termine.
In sede di comitato tecnico, però, i rappresentanti degli Stati membri non hanno raggiunto una maggioranza qualificata per far passare la proposta. Non essendoci stato un chiaro pronunciamento a sostegno dell’introduzione del criterio degli “effetti cronici”, la Commissione non se l’è sentita di forzare la mano e ha messo sul tavolo una proposta di compromesso considerata dai parlamentari troppo al ribasso. Sparisce la valutazione delle conseguenze a lungo termine, per una normativa che viene considerata insufficiente.
A grande maggioranza (533 sì, 67 no, 100 astensioni) passa dunque a Strasburgo la risoluzione che “si oppone all’adozione della proposta di regolamento della Commissione” e che esorta l’esecutivo comunitario a “ritirare la proposta di regolamento e presentarne una nuova”. Il voto rappresenta “uno schiaffo alla Commissione”, commenta Eleonora Evi, responsabile per le questioni ambientale del Movimento 5 Stelle. “Questo provvedimento era della Commissione uscente, e ci auguriamo che la prossima Commissione cambi rotta”.
Il liberale francese Pascal Canfin definisce il voto “un primo ‘stress test’ dell’ambizione ambientale del Parlamento europeo dall’annuncio del Green Deal” il patto per l’ambiente annunciato dalla presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen, eletta sulla base della sua agenda politica. Il Parlamento, sottolinea, “non ha voluto una legislazione debole per la protezione delle api”. Il messaggio per von der Leyen è chiaro.
Analoghe indicazioni arrivano anche dai banchi dei socialdemocratici. “È da tempo che si attende che l’Europa inizi la transizione verso una società non tossica che richiede l’uso sostenibile di pesticidi che non danneggiano gli impollinatori e la biodiversità”, commenta il coordinatore del gruppo S&D per le questioni ambientali, Jytte Guteland “Il mondo ha bisogno di api sane e dobbiamo fare tutto il possibile per proteggerle dai pesticidi pericolosi. L‘impollinazione è una necessità fondamentale per i nostri ecosistemi, ma anche per la nostra produzione alimentare”.