Bruxelles – La prima crepa del massiccio “sistema Orban”, accentratore di consensi dal 2010, si chiama Gergely Karacsony ed è il nuovo sindaco di Budapest a seguito delle elezioni comunali svoltesi domenica nelle principali città ungheresi.
E non è l’unica crepa. Il partito del premier sovranista Viktor Orban, Fidesz, è stato sconfitto in 14 dei 23 più importanti comuni votanti, tra cui Miskolc, Seghedino ed Eger, subendo una debacle storica. Karacsony, candidato dai Verdi come capo dell’amministrazione di Budapest, è sceso in campo con un obiettivo: “Rompere il mito secondo cui Viktor Orban è invincibile”. E ci è riuscito. 44 anni, professore di Scienze politiche, ha ottenuto il 51% dei voti e prenderà il posto del settantunenne candidato di Fidesz, Istvan Tarlos, sindaco della capitale ungherese dal 2010. “Porteremo questa città dal 20esimo al 21esimo secolo. Budapest sarà verde e libera, la riporteremo in Europa”, ha detto Karacsony commentando la sua vittoria.
Orban ha incassato il colpo e provato a rassicurare gli elettori: “Fidesz resta il più grande partito in Ungheria e noi andremo avanti forti di questa consapevolezza”. A poco sono valsi i ripetuti interventi denigratori nei confronti del neoeletto sindaco, accusato di favorire l’immigrazione e di essere “inadatto a guidare l’amministrazione di Budapest”. Giudizi oscurati, tra l’altro, dall’ombra di scandali sessuali in cui sarebbe coinvolto proprio un affiliato di Fidesz. Si tratta dell’ex campione di ginnastica artistica, nonché sindaco di Gyor dal 2006, Zsolt Borkai. Stando a quando riportato da BBC, il collega di Orban sarebbe stato ripreso in un video mentre partecipa a un’orgia su uno yacht al largo del mar Adriatico. Le riprese, diffuse ben presto dai media indipendenti di alcune città ungheresi, avrebbero danneggiato – secondo BBC – l’immagine e la credibilità di Fidesz alla vigilia del voto. Un’ipotesi verosimile, visto che “in tre quarti della nazione il consenso attorno al partito di Erdogan ha subito un duro colpo” e che “perfino nei comuni in cui i suoi candidati hanno vinto, l’opposizione si è rafforzata”.
Orban è restato invece forte al di fuori dei centri urbani, dove gli abitanti continuano a dargli grande fiducia.