Bruxelles – Ricercatori, studenti e agricoltori britannici continueranno a beneficiare dei fondi Ue anche in caso di divorzio senza accordo tra Unione Europea e Regno Unito. Le istituzioni europee si stanno preparando a qualsiasi tipo di scenario, ma la preoccupazione principale è rivolta al famigerato “no-deal” Brexit, che vedrebbe il Regno Unito uscire dai 28 senza alcun disposizione legale; ciò creerebbe grandi complicazioni per l’attuazione del Budget Ue (2019-2020) e andrebbe a discapito di tutti i beneficiari britannici dei fondi Ue. Per questo motivo, la Commissione per il Bilancio del Parlamento europeo ha approvato oggi una misura che tutelerà il compimento dei programmi di ricerca e innovazione, di Eramsus+ e le politiche regionali e agricole.
Il provvedimento è stato approvato con ampia maggioranza (26 voti a favore, 4 contrari e 3 astenuti), tuttavia la regolazione è ancora ad una fase embrionale e verrà urgentemente discussa in occasione della plenaria che si terrà a Strasburgo settimana prossima. Lo scopo principale di questa misura è estendere il piano d’emergenza per preservare i fondi Ue in caso di no-deal fino al 2020. La regolazione, che era stata approvata dal Parlamento europeo lo scorso aprile, già garantiva a scuole, università, comunità locali, agricoltori e studenti erasmus inglesi di trarre vantaggio dai finanziamenti disposti da Bruxelles; I pagamenti erano però previsti solo fino al termine di quest’anno.