Bruxelles – Il 10 ottobre 2019 il Consiglio UE ha convenuto di rimuovere gli Emirati arabi uniti (EAU) e le Isole Marshall dalla lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali. Ha inoltre riscontrato che l’Albania, il Costa Rica, Maurizio, la Serbia e la Svizzera rispettano tutti gli impegni in materia di cooperazione fiscale.
Gli EAU e le Isole Marshall hanno entrambi approvato le riforme obbligatorie per onorare gli impegni assunti alla fine di migliorare entro la fine del 2018 il loro quadro politico in materia fiscale, introducendo i requisiti relativi all’attività economica. Di conseguenza, gli EAU sono ora conformi a tutti gli impegni in materia di cooperazione fiscale e possono essere rimossi dalla lista. Le isole Marshall saranno spostate dall’allegato I delle conclusioni all’allegato II in quanto gli impegni del paese in materia di scambio di informazioni su richiesta sono controllati dal Gruppo “Codice di condotta” del Consiglio in attesa dei risultati della revisione del forum globale dell’OCSE sulla trasparenza e lo scambio di informazioni.
Albania, Costa Rica, Maurizio, Serbia e Svizzera hanno attuato in anticipo rispetto al termine stabilito tutte le riforme stabilite per conformarsi ai principi di buona governance fiscale dell’UE. Tali paesi saranno rimossi dall’allegato II delle conclusioni.
Il 30 giugno 2019 il Consiglio ha inoltre esaminato la situazione delle giurisdizioni dopo la scadenza dell’eccezione “due su tre” per i criteri sulla trasparenza fiscale. L’eccezione prevedeva che i paesi che rispettavano esclusivamente uno dei tre sottocriteri sulla trasparenza fiscale non stabiliti elencati I. Il Consiglio ha concluso che tutte le giurisdizioni rispettano i tre criteri di trasparenza fiscale. In particolare, per quanto riguarda la situazione degli Stati Uniti, il Consiglio ha convenuto che la loro rete di scambio di informazioni è inclusa da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, in un modo efficace sia lo scambio di informazioni su richiesta che lo scambio automatico di informazioni in linea con le norme internazionali e le rispettive esigenze di entrambe le parti.
Inoltre, il Consiglio ha approvato ulteriori aggiornamenti dell’allegato II e gli indirizzi sui regimi di attenzione da parte dei redditi da fonte estera. Il Consiglio ECOFIN del 12 marzo 2019 aveva constatato con la sostituzione delle misure fiscali preferenziali dannose con le misure di analogo effetto in alcune giurisdizioni.
La lista UE garantisce agli atti per prevenire l’elusione fiscale e promuovere i principi di buona governance, ad esempio la trasparenza fiscale, l’imposizione imposizione o le norme internazionali contro l’erosione fiscale e il trasferimento degli utili.
La lista è stata istituita nel dicembre 2017 e figura fornita I delle conclusioni stabilite dal Consiglio. Le conclusioni incluse anche un secondo allegato che comprende giurisdizioni che hanno assunto impegni osservati per riformare le proprie politiche fiscali e le cui riforme sono monitorate dal Gruppo “Codice di condotta” del Consiglio in materia di tassazione delle imprese.
Nove giurisdizioni registrati a figurare nella lista delle giurisdizioni non cooperative: Samoa americane, Belize, Figi, Guam, Oman, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini degli Stati Uniti e Vanuatu.
I lavori sulla lista UE delle giurisdizioni non cooperative sono un processo dinamico. Il Consiglio continuerà a rivedere e aggiornare periodicamente la lista nel 2019 e nel frattempo ha chiesto che, a partire dal 2020, il processo sia più stabile (due aggiornamenti annuali).