Bruxelles – Per ora nessun taglio ai fondi europei per l’Italia, ma se in governo non aumenterà gli stanziamenti verso il Mezzogiorno fino alla misura concordata con Bruxelles allora è possibile che l’Unione riduca il suo contributo.
Lo ha spiegato oggi un portavoce della Commissione a proposito della lettera inviata ieri a Roma dal Direttore generale per le Politiche regionali Marc Lemaitre, nella quale si lamentava la violazione del principio della addizionalità, secondo il quale “l’Unione non sostituisce ma concorre al finanziamento nazionale”.
“La lettera inviata all’Italia è solo informativa, in base alla revisione periodica che facciamo dei programmi – ha spiegato il portavoce -. Non porta a un taglio o a un congelamento dei fondi europei. La Commissione ha costantemente supportato l’Italia per assicurare il successo degli investimenti della politica di coesione e resta ovviamente impegnata”.
In sostanza nella lettera la Commissione “ha informato l’Italia che il livello della spesa pubblica nel Mezzogiorno è sotto quello su cui ci si era accordati all’inizio della programmazione”, che, per il 2014-2017 deve essere dello 0,45% del Pil della regione interessata, mentre la rilevazione ha scoperto che si ferma allo 0,38%.
“Il linguaggio della lettera – affermano fonti italiane a Bruxelles – è assolutamente costruttivo e collaborativo, e apre a consultazioni per esaminare come rimediare al gap riscontrato”.