Bruxelles – La Polonia richiama in patria i cittadini oltre Manica. Il timore di una Brexit disordinata, senza accordi e senza regole, preoccupa il governo di Varsavia che invita gli ‘expat’ a tenersi pronti al peggio e a considerare seriamente l’ipotesi di un rientro a casa. L’ambasciatore a Londra, Arkady Rzegocki, ha scritto a tutti i connazionali su suolo britannico, riconoscendo di “essere preoccupato” per le prospettive che si delineano all’orizzonte. “Vi esorto a prendere seriamente in considerazione la possibilità di rientrare nel vostro Paese”.
Attualmente ci sono circa 832mila polacchi residenti in Regno Unito, ma solo un quarto (208mila) ha fatto domanda di residenza permanente sull’Isola. Questo implica che dopo il 31 ottobre, giorno della Brexit, la maggior parte dei cittadini polacchi (624mila) saranno in balia degli eventi. “E’ per questo che esorto coloro che vivono nel Regno Unito ad agire”, scrive ancora l’ambasciatore. “Li invito a fare richiesta di residenza permanente o a considerare di rientrare in Polonia”. Il diplomatico ricorda il buon andamento economico del suo Paese, con una crescita robusta che genera nuovi posti di lavoro. “Penso che sia una buona occasione per ritornare”, afferma.
Chi vive già da cinque anni può soggiornare a tempo indeterminato in Regno Unito, mentre tutti gli altri devono fare richiesta di residenza permanente. Si tratta di compilare un formulario on-line, che garantisce il riconoscimento di uno statuto provvisorio di residenza, necessario per vedersi concedere cinque anni di tempo per stare in Gran Bretagna dopo i quali si può richiedere la residenza fissa.