Bruxelles – Macedonia del Nord e Albania nell’Unione europea. Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, vorrebbe poter lasciare il suo incarico il 30 novembre avendo raggiunto questo obiettivo.
In un viaggio che stamane lo ha portato a Skopje e poi a Tirana dove ha incontrato il premier Edi Rama, Tusk ha ribadito la sua convinzione che il momento è maturo perché l’UE apra i negoziati di adesione con i due paesi balcanicc. A Rama, il “caro amico Edi”, che gli ha conferito l’onorificenza dei Benemeriti per il suo lavoro a sostegno della candidatura albanese, il presidente del Consiglio UE, ringraziando, ha replicato che “il più grande riconoscimento per me sarebbe l’apertura dei negoziati di adesione con l’Albania”.
“Oggi, grazie ai tuoi sforzi, ci siamo avvicinati a questo obiettivo – ha sottolineato Tusk -. Nessuno dovrebbe avere il minimo dubbio al riguardo. Qui a Tirana e in tutte le capitali dell’UE”.
A giugno, i capi di Stato e di governo dell’Unione europea, dopo molti rinvii, si sono impegnati a prendere una decisione “chiara e sostanziale” sull’apertura dei colloqui di adesione con l’Albania e la Macedionia del Nord nel prossimo ottobre.
“Ci stiamo avvicinando a questo momento. Ho sempre pensato che l’UE avrebbe dovuto avviare colloqui di adesione sia con l’Albania che con la Macedonia settentrionale, in linea con le raccomandazioni positive della Commissione. Non ho cambiato idea”, ha ribadito Tusk.
Secondo il presidente del Consiglio europeo “l’adesione dell’Albania e della regione all’UE è nel miglior interesse di tutta l’Europa. Perché non ci sarà un’Europa stabile e sicura senza l’integrazione di tutti i Balcani nell’UE. Ciò che è in gioco è il nostro futuro comune. E nessuno sta facendo alcun favore a nessuno qui”