Bruxelles – “Lo stile di vita europeo è semplicemente la realtà quotidiana”. A dirlo è Ursula von der Leyen, che dall’inizio di novembre sarà la prima donna presidente della Commissione europea. “Libertà, uguaglianza, democrazia, rispetto della dignità umana, dello Stato di diritto e dei diritti umani, oltre ad essere i valori comuni dell’Ue e costituire le nostre stesse fondamenta, racchiudono il significato autentico dell’Unione”, afferma la tedesca che prenderà il posto di Jean-Claude Juncker nell’esecutivo comunitario.
Così in un articolo pubblicato oggi da Repubblica e da altri giornali europei von der Leyen ha voluto far chiarezza sulla polemica nata dopo la nomina a commissario del greco Margaritis Schinas, al quale è stato assegnato il portafoglio all’immigrazione e alla “protezione dello stile di vita europeo”. In risposta alle critiche, riconoscendo che per alcuni l’espressione stile di vita europeo è “carica e pregna di significati politici”, von der Leyen è dovuta scendere in campo per difendere una delle definizioni del suo nuovo corso, richiamando ad un “dibattito pubblico poiché non bisogna lasciare che altri ci privino della nostra lingua”.
“Dovremmo essere fieri del nostro stile di vita europeo in tutte le sue forme e dimensioni e dovremmo costantemente preservarlo, proteggerlo e coltivarlo”, ha detto la futura presidente, affermando che “la migliore descrizione dello stile di vita europeo è racchiusa nell’articolo 2 del Trattato sull’Unione Europea.” “Indipendentemente da dove veniamo e da dove viviamo nell’Ue questo evoca un diritto ed un dovere per tutti noi”.
In una definizione, secondo la neo-presidente, “si tratta della concezione europea della vita, di costruire un’Unione di uguaglianza, in cui tutti abbiamo le stesse possibilità di accesso alle opportunità”, così da “fornire alle persone le conoscenze, l’istruzione e le competenze necessarie per vivere e lavorare dignitosamente”, cioè “dell’accesso ai servizi di cui abbiamo bisogno e della consapevolezza di sentirsi sicuri nelle nostre case e nelle nostre strade e così da proteggere le persone più vulnerabili della nostra società”.
Pertanto si tratta “del nostro modo di vivere insieme” ed il fatto che lo stile di vita europeo “viene messo in discussione ogni giorno da antieuropeisti all’interno e all’esterno dell’Europa” è la dimostrazione più concreta che tale modello “si è affermato a caro prezzo a fronte di grandi sacrifici e non dovrebbe mai essere dato per scontato, perché non è né immutabile, né garantito per sempre”. Con riferimento a “potenze straniere che hanno cercato di interferire nelle nostre elezioni dall’esterno”, von der Leyen aggiunge che “non dobbiamo permettere a queste forze di appropriarsi della definizione di stile di vita europeo così da distorcerne il significato, snaturandola”.
Per questo “the european way of life è uno dei sei principi guida dei miei orientamenti politici che ha avuto il sotegno del Parlamento europeo”, conclude la presidente eletta, evidenziando come “lo stile di vita europeo è sinonimo di ascolto e confronto reciproco alla ricerca di soluzioni che rappresentino il bene comune” precisando come “è esattamente questo quello che vorrei si facesse insieme”.