Bruxelles – L’economia tedesca frena e cresce sempre di meno. A confermarlo è l’Istituto tedesco per la ricerca economica (IFO) con le sue ultime analisi. Secondo i suoi ricercatori, la Germania vedrà la propria economia crescere dello 0,5% nel 2019, a fronte dello 0,6% inizialmente previsto. Il dato di partenza non era eccellente, e l’ultimo lo è ancora meno. Non una buona notizia.
“La debolezza dell’industria sta contagiando a macchia d’olio gli altri settori dell’economia, come la logistica, tra i principali fornitori di servizi”, spiega Timo Wollmerschaeuser, responsabile delle previsioni per l’Istituto. Nel secondo trimestre del 2019, l’economia tedesca ha subito una contrazione dello 0,1%, che potrebbe ripetersi anche nel terzo trimestre. “Tecnicamente parlando si tratta di una recessione”, sostiene Wollmerschaeuser, innescata “da una serie di eventi politici mondiali che hanno messo in crisi il sistema economico globale formatosi nel corso di decenni”.
Anche per il 2020 le prospettive dell’IFO non sembrano incoraggianti. L’1,7% di crescita stimata inizialmente per l’anno prossimo è sceso all’1,2%, corretto addirittura a 0,8% “basandosi sul calcolo dei soli giorni lavorativi”, continua Wollmerschaeuser. “Per la prima volta i ricercatori prevedono solo l’1,4% di crescita per il 2021”.
La crisi economica continua ad avere un riverbero su mercato del lavoro. “Mentre l’occupazione nel settore manifatturiero è in calo dalla scorsa primavera, quest’estate hanno subito un arresto sia i fornitori di servizi privati – dopo una prima fase di forte crescita – sia il settore delle costruzioni”. Ancora, continua l’istituto tedesco, “la disoccupazione è aumentata per il quarto mese consecutivo e cresce sempre più il numero di aziende che registrano una riduzione dell’orario di lavoro”. Tuttavia, stando alle stime dell’IFO, il numero degli occupati non smetterà di aumentare e passerà lentamente dai 45,2 milioni del 2019 ai 45,4 del 2020, fino ai 45,5 del 2021.
Un sostegno fondamentale alla crescita economica – rileva l’IFO – deriva da un aumento del reddito delle famiglie, frutto, a sua volta, di salari più alti e di un’espansione dei trasferimenti statali. Il surplus finanziario del governo tedesco crollerà da 45,8 miliardi di euro del 2019 ad appena 23,1 miliardi nel 2020, destinati a diventare 18,6 nel 2021. Inoltre, conclude Wollmerschaeuser, l’eccesso prodotto da attività d’importazione, esportazione e trasferimento, raggiungerà i 265 miliardi di euro nel giro di due anni. Tali cifre rappresentano il 7,1% della produzione economica tedesca di quest’anno e il 7,2% di quella prevista per il 2021.