Roma – Enzo Amendola la passione degli ‘esteri’ l’ha sempre avuta. Il primo incarico politico è arrivato a soli 25 anni, quando da responsabile della Sinistra giovanile è stato nominato vicepresidente IUSY (International Union of Socialist Youth).
Al ministero degli Affari europei arriva con un’esperienza consolidata nonostante la giovane età. 46 anni, napoletano, dal giugno scorso è stato confermato responsabile esteri del PD anche dal neo segretario Nicola Zingaretti. Con Matteo Renzi aveva già ricoperto lo stesso ruolo ed era stato sottosegretario alla Farnesina guidata prima da Paolo Gentiloni e poi da Angelino Alfano. Oltre alla delega per gli italiani nel mondo, Amendola ha avuto la competenza per le relazioni bilaterali con i Paesi dell’Europa, del Nordafrica, Medio Oriente e Corno d’Africa e curato i rapporti con le Nazioni Unite.
Durante la sua permanenza al ministero degli Esteri gli sono state affidate missioni delicate come quella di esser stato il primo membro del governo ad andare in Egitto un anno e mezzo dopo la morte di Giulio Regeni, dopo il ritorno dell’ambasciatore italiano al Cairo. E’ ancora l’enfant prodige del PD campano a presentare a Vienna all’Assemblea Parlamentare dell’OSCE le priorità della presidenza italiana per il 2018.
Nel partito è stato segretario regionale campano tra il 2009 e il 2014, nel 2013 deputato, capogruppo PD in commissione esteri e membro della delegazione parlamentare all’ OSCE.
E’ sposato con la giornalista di origini marocchine Karima Moual.