Bruxelles – Non sembrano giungere buone notizie per l’Italia sul fronte finlandese. Il Paese scandinavo, con la presidenza di turno del Consiglio dell’UE, conferma di amare rigore e regole. Mika Lintila, ministro delle Finanze di Helsinki e fino a fine anno presidente dell’Ecofin, vuole meno flessibilità e più certezze. “Dobbiamo rafforzare il quadro delle regole di bilancio per renderle più credibili”, dice in audizione in commissione Affari economici.
Una frase che riporta alla mente il dibattito sulla regole a qualche anno fa, quando alla guida delle ministero delle Finanze tedesco c’era Wolfgan Schaeuble. Questi sostenne che la flessibilità di per sé non è una male, ma un ricorso continuo alla flessibilità fa perdere credibilità alla regole che ci si è dati. Oggi, a distanza di anni, dalla Finlandia giunge un messaggio che non farà piacere a Paesi come l’Italia, che più di ogni altro si batte per il superamento della rigida applicazione delle normative comunitarie.
“Dobbiamo migliorare il patto di stabilità e crescita e renderlo più prevedibile”, continua Lintila. Segno che le regole così come sono, evidentemente, risultano poco chiare perché osservate in modo non uniforme e discontinuo. Il dibattito è nuovamente sul tavolo. “Sarà oggetto di discussione al prossimo Ecofin”, quello informale in programma a Helsinki il 14 settembre.